Come sottolineato dalla Presidente Silvia Maria Rovere, Assoimmobiliare apprezza che Parlamento e Governo stiano identificando nell’efficientamento energetico degli immobili un fattore chiave per raggiungere l’obiettivo della transizione green, tenuto conto che gli edifici contribuiscono per oltre il 70% delle emissioni di polveri sottili, per il 36% delle emissioni inquinanti complessive e per circa il 40% dei consumi energetici. Ciò a causa delle scadenti prestazioni sia dell’involucro sia degli impianti di riscaldamento e raffreddamento di un patrimonio immobiliare vetusto che risale, per oltre la metà, a prima degli anni Settanta. Assoimmobiliare ritiene vi sia un significativo margine di intervento per completare la normativa attuale in materia di ecoincentivi, estendendoli ad altre categorie di immobili, quali uffici direzionali pubblici e privati, scuole ed edilizia statale in generale, alberghi, negozi ed edifici industriali-strumentali, consentendo così di far affluire investimenti su progetti di maggiori dimensioni e di maggiore impatto rispetto all’obiettivo di riduzione dell’inquinamento.
Luca Lucaroni, Presidente del Tavolo Fiscale di Confindustria Assoimmobiliare, ha inoltre sottolineato l’importanza di introdurre nuove misure premianti collegate alla sostenibilità che coinvolgano anche le imposte indirette e quelle patrimoniali, mutuando esempi virtuosi già sperimentati in altri Paesi europei, che sono attualmente oggetto di analisi da parte di Assoimmobiliare al fine di presentare a Governo e Parlamento una proposta organica in materia di transizione green del patrimonio immobiliare.
Fonte : Confindustria Assoimmobiliare