Considerando l’importanza sempre crescente di comprendere come si evolvono le esigenze degli utenti degli spazi a uso ufficio, sei società quotate specializzate in uffici hanno deciso, nel secondo semestre del 2018, di adottare un approccio innovativo, solitamente applicato all’industria dei beni di consumo. È stato chiesto, a un certo numero di focus group, comprendenti selezionati utenti di spazi ad uso ufficio, di condividere la loro visione del futuro dei moderni spazi a uso ufficio. Questa analisi è la prima nell’industria immobiliare europea nel segmento uffici.
I focus group hanno previsto 18 incontri e hanno intervistato 140 utenti finali nel Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Italia sulla loro visione della esperienza futura dell’utente, l’evoluzione del luogo di lavoro, dell’evoluzione delle strutture organizzative e più in generale del ruolo degli spazi ad uso ufficio di domani in termini di utilizzo e servizi.
Gli utenti finali che hanno partecipato hanno descritto tre principali driver:
1. Sociologici: il ruolo dell’ufficio aziendale si evolverà per rispondere alle esigenze dei lavoratori di incontrarsi, collaborare, socializzare e sentirsi appagati dal lavoro
2. Ambientali: in futuro, i dipendenti saranno molto più esigenti e molto più critici in termini di ciò che un potenziale datore di lavoro farà per affrontare i cambiamenti climatici
3. Tecnologici: Intelligenza Artificiale, Big Data, robotica, iper-connettività influenzeranno il modo in cui le persone lavorano e si connettono e l’organizzazione all’interno delle aziende
Hanno anche descritto cinque archetipi per gli uffici del futuro:
1. Ufficio sostenibile:
a. materiali di costruzione più sostenibili e naturali;
b. spazi di lavoro abilitati da sensori per l’ottimizzazione dell’efficienza energetica;
c. spazi che incoraggiano una coscienza “green” tra i dipendenti
2. Ufficio intelligente:
a. ufficio mobile: accesso ininterrotto indipendentemente dallo spazio fisico (dentro / fuori l’ufficio);
b. accesso alla rete senza interruzioni abilitato dai materiali compatibili con il WiFi e non bloccanti;
c. tecnologia remota finalizzata a ricreare / migliorare le interazioni umane;
d. Bio-metrica utilizzata per la sicurezza (accesso agli edifici) e upload di profili istantanei.
3. Flex-office 2.0:
a. spazi modulari: pareti per tutti gli usi (spazio aperto, collaborativo, confidenziale);
b. mobili modulari per adattarsi ai vari modi in cui le persone preferiscono lavorare
4. Ufficio con servizi:
a. più strutture in loco per facilitare l’equilibrio della vita lavorativa con quella privata;
b. docce, servizi igienici e cucine attrezzate per condividere i pasti;
5. Ufficio accogliente: a. spazi per uffici simili a casa / cafè in termini di design e benessere;
b. l’incorporazione di spazi per uffici per uso ricreativo e relax;
c. caratteristiche adattabili: seduta ergonomica, illuminazione regolabile, temperatura e musica;
d. toni caldi di decorazioni e pareti che cambiano la loro vista e / o profumi.
I focus group sono stati condotti tra una popolazione di professionisti sia più giovani, sia più esperti che lavorano in uffici tradizionali o spazi di lavoro flessibili in tutte le aree urbane in Europa. Gli utenti finali degli spazi ad uso ufficio sono stati reclutati sul mercato nella sua interezza e non tra i clienti dei 6 REIT. Le loro opinioni riflettono le loro visioni. Una sintesi dei risultati dei focus group è qui allegata.
Olivier Elamine (alstria), Manfredi Catella (COIMA RES), Pere Viñolas Serra (Colonial), Méka Brunel (Gecina), Toby Courtauld (Great Portland Estates plc) e Bernd Stahli (NSI) dichiarano congiuntamente:
“Il principale risultato delle informazioni dettagliate e dei dati raccolti attraverso i focus group è che le società quotate in larga misura stanno già progettando e offrendo al mercato gli edifici del 2030. Tuttavia, dobbiamo mantenere il nostro ritmo di innovazione e continuare ad offrire i migliori prodotti ai nostri clienti se vogliamo rimanere al passo coi tempi. I nostri utenti finali hanno una visione molto forte e chiara delle loro esigenze e di come si aspettano il loro spazio di lavoro entro il 2030. Ascoltandoli direttamente senza intermediari, abbiamo raccolto informazioni molto forti sulla probabile evoluzione del nostro mercato. È chiaro che il “co-working” non è l’unico argomento emergente: ci sono altre rivoluzioni.”
Fonte : Company