Si è tenuta il 20 maggio presso la Fondazione Riccardo Catella, la presentazione intitolata “Architettura = Cultura e Sviluppo Economico” nel contesto di avvio di Milano ArchWeek, la settimana dedicata all’architettura internazionale promossa dalla Triennale, dal Politecnico e dal Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Feltrinelli, che quest’anno –con il titolo Antropocene e architettura – parlerà di sostenibilità ambientale in una prospettiva urbanistica e architettonica.
L’incontro, promosso da COIMA, ha visto l’apertura dei lavori a cura del Rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, a cui sono seguite le considerazioni di Manfredi Catella, CEO e Fondatore di COIMA, e di Stefano Boeri, Architetto e Progettista del Bosco Verticale.
“I contesti urbani, in forte espansione, richiedono un nuovo modo di pensare gli spazi e i servizi, di intendere la città non come un grande contenitore ma come un luogo aperto a nuove iniziative e idee. Stimoli ai quali il Politecnico di Milano, tra le prime scuole di architettura in Europa e nel mondo, vuole contribuire assieme alle imprese e alle istituzioni che operano, fianco a fianco, per rendere Milano uno dei punti di maggior interesse a livello internazionale” ha commentato Ferruccio Resta.
Durante l’incontro COIMA, per la prima volta, ha fatto il punto dei progetti di rigenerazione urbana sviluppati negli ultimi 10 anni, quelli in via di sviluppo e i futuri, in termini di impatto culturale, sociale, ambientale ed economico. Dopo avere sviluppato progetti di rigenerazione urbana per un valore economico di oltre 5 miliardi di euro, COIMA avvia una nuova stagione di progetti urbani strategici con progetti già identificati per oltre 2 miliardi di euro e l’obiettivo di contribuire con ulteriori 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, portando il valore complessivo degli investimenti a 10 miliardi di euro. COIMA ha avviato un programma di progetti di rigenerazione in partnership con alcuni dei più importanti investitori istituzionali italiani e internazionali e con il fondo COIMA Opportunity Fund II, il più grande fondo immobiliare discrezionale dedicato all’Italia, di cui è stato completato il periodo di raccolta di capitale con una capacità di investimento di oltre 1,5 miliardi oltre ai coinvestimenti. . Fra gli investitori del fondo figurano Inarcassa – Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti – e Ivanhoe Cambridge, premiato ad Amsterdam venerdì scorso da IPE come investitore sul territorio più importante al mondo, impegnato a contribuire a progetti di eccellenza architettonica sostenibili. Il nuovo programma di investimenti di rigenerazione urbana si concentrerà nelle principali città italiane in progetti che possano contribuire allo sviluppo economico urbano e alla realizzazione di nuovi format innovativi in termini di sostenibilità ambientale e inclusione sociale. I progetti già avviati sono distribuiti a Milano, Roma e Venezia. In particolare, a Milano gli investimenti sono concentrati sia nel quadrante nord est della città – in continuità con Porta Nuova – sia nell’area dello Scalo Farini e dello Scalo di Porta Romana. In prospettiva COIMA intende contribuire come missione alla rigenerazione di spazi urbani anche in altre città italiane in partnership con investitori e operatori locali. Durante la presentazione COIMA ha annunciato la costituzione di COIMA City Lab, la think tank costituita con l’obiettivo di svolgere un ruolo strategico nel tracciare le linee guida per la creazione degli spazi urbani del futuro sia per i progetti che saranno promossi da COIMA stessa, sia come contributo culturale allo sviluppo del territorio italiano come risorsa fondamentale del Paese. COIMA City Lab sarà composto da architetti e professionisti con esperienza internazionale con specifiche professionalità e competenze nella progettazione delle città. Inizialmente ne prenderanno parte Stefano Boeri (Stefano Boeri Architetti), Elizabeth Diller (Diller Scofidio + Renfro), Gregg Jones (Pelli Clarke Pelli Architects), Lee Polisano (PLP Architecture), Carlo Ratti (Carlo Ratti Associati), Cino Zucchi (CZA Cino Zucchi Architetti) e il senior management di COIMA. COIMA City Lab opererà in modo integrato con il Comitato di Sostenibilità e Innovazione e con l’Advisory Board di COIMA, composto a sua volta da economisti, rappresentanti di primari investitori istituzionali, imprenditori ed esperti urbani nella definizione delle strategie aziendali e di prodotto. Manfredi Catella ha commentato: “Storicamente siamo entrati nell’epoca delle città come principale infrastruttura del pianeta, e il nostro Paese ha nel proprio territorio una risorsa strategica per il proprio sviluppo. L’architettura sarà motore culturale ed economico. Il contributo di COIMA attraverso progetti di rigenerazione urbana completati e avviati è già di oltre 7 miliardi di euro; il nostro impegno per l’Italia proseguirà favorendo alleanze tra imprenditori, operatori, professionisti, investitori e settore pubblico in una collaborazione virtuosa che consenta alle nostre città di diventare luoghi di innnovazione, sostenibilità ed inclusione eccellenti nel mondo.” “Dopo l’esperienza straordinaria del Bosco Verticale e di Porta Nuova, sono felice di tornare a collaborare con Manfredi Catella e con COIMA e di far parte di un team di colleghi internazionali di così alto livello. Rigenerazione urbana, attenzione ai giovani e a tutte le forme di coabitazione, invenzione di nuove forme di spazio comunitario, autosufficienza energetica degli edifici e dei quartieri, integrazione del verde nell’architettura: Il COIMA City Lab sarà un’occasione importante di confronto e dialogo per provare a capire e ad affrontare quelle che saranno le sfide urbane per l’Italia nei prossimi decenni” il pensiero di Stefano Boeri. Il primo contributo di COIMA City Lab sarà presentato durante il COIMA Real Estate Forum, l’appuntamento annuale che, giunto all’ottava edizione, si terrà a Milano il prossimo 24 ottobre con il titolo “Italian Outlook & future city development.” In seguito al completamento del programma di acquisizione in Porta Nuova che comprende l’ex edificio Telecom di Via Pirelli 35, l’ex edificio degli Uffici Tecnici Comunali di Via Pirelli 39, l’ex edificio INPS di Via Melchiorre Gioia 22, i terreni e relativi diritti volumetrici all’incrocio tra Via Melchiorre Gioia e Via Giovanni Battista Pirelli, COIMA ha aggregato aree per una superficie complessiva di oltre 150.000 metri quadrati e di 20.000 metri quadrati di spazi pubblici con l’obiettivo strategico di completare il quartiere di Porta Nuova e di comporre un progetto innovativo assieme al Comune di Milano che possa contribuire in modo strategico allo sviluppo della città nella realizzazione di un corridoio di rigenerazione urbana dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa. Al fine di comporre una proposta coordinata, COIMA, pur non essendo un requisito amministrativo, ha avviato la predisposizione di un masterplan unitario che sarà coordinato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects -che si è occupato del masterplan di Porta Nuova- assieme a un team qualificato composto da Patricia Viel dello studio Antonio Citterio Patricia Viel, Chris Choa di AECOM -che si è occupato del masterplan delle Olimpiadi di Londra-, Ibrahim Ibrahim di Portland -specializzato in animazione degli spazi pubblici-, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land come paesaggisti. E’ stato inoltre annunciato il vincitore del concorso di architettura promosso da COIMA per la progettazione delle aree di Melchiorre Gioia: lo studio Antonio Citterio Patricia Viel. La proposta dello studio è stata scelta in funzione dei criteri di competenze in sostenibilità ambientale, innovazione, tecnologia applicata agli edifici e nuove modalità di utilizzo degli spazi. Al concorso di progettazione hanno partecipato 50 studi di architettura da cui sono stati selezionati Alfonso Femia, Bohlin Cywinski Jackson, Dpa, Gensler, Grimshaw, Herzog & De Meuron, Kpf, Mad, Nbbj, Hembert Penaranda, Oma, Pickard Chilton, Som, Uns, Antonio Citterio Patricia Viel, Carlo Ratti Associati, Ingenhoven, Plp Architecture e Wilmotte & Associes, di cui questi ultimi cinque shortlisted prima della selezione finale. “Abbiamo lavorato al progetto pensando a un elemento significativo in sé ma parte di un più vasto disegno urbano, fondando la concezione di questa architettura su principi innovativi tecnologici ma soprattutto culturali, pensando a un modo nuovo di usare l’architettura e alle sue relazioni materiali e immateriali con la città” – ha dichiarato Patricia Viel. In occasione di Milano ArchWeek, sabato 25 maggio il cantiere di Corso Como Place – futuro esempio di innovazione urbana – aprirà le porte al pubblico con visite guidate dalle 12.00 alle 19.00. Fonte : Company |