Dopo oltre 24 anni, il Centro Città d’Acqua di Venezia termina le sue attività alla fine di questo mese. Venute a mancare alcune delle condizioni fondamentali per la sua esistenza, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di mettere in liquidazione l’associazione entro la fine di aprile 2013, concludendo così una lunga esperienza, iniziata a Venezia nel 1989 e sostenuta dal costante appoggio dei suoi Soci e in particolare dei promotori.
In questi anni di lavoro, abbiamo approfondito temi legati alla relazione tra la città e l’acqua e tra la città e il porto, abbiamo raccolto informazioni e le abbiamo ridistribuite sotto diverse forme, abbiamo svolto un ruolo di riferimento per studenti e studiosi di queste materie, abbiamochiamato a raccolta i massimi esperti nel campo della waterfront regeneration a livello internazionale e li abbiamo fatti dialogare in una logica di confronto e analisi trasversale e interdisciplinare.
Siamo stati chiamati a partecipare a convegni, seminari, progetti; abbiamo organizzato esposizioni, eventi sia in Italia che all’estero, sempre sul tema dell’essenziale relazione tra acqua e città e gli esiti di questo rapporto tanto importante quanto, spesso, delicato e problematico.
Abbiamo prodotto numerose pubblicazioni, alcune delle quali sono entrate a far parte della letteratura scientifica internazionale in questi ambiti di studio; abbiamo dato vita anche a nuovi soggetti, che continueranno il lavoro intrapreso da noi.
Non da ultimo, abbiamo sempre cercato di rappresentare il nome di Venezia e la sua secolare consuetudine e sapienza in materia d’acqua nei più diversi contesti internazionali dove ha sempre incontrato l’attenzione e la considerazione che merita.
Viceversa, abbiamo cercato di costruire parallelismi e collaborazioni tra città lontane e incommensurabili che però trovavano nell’acqua un comune denominatore ed un terreno di confronto specifico e puntuale.
Ci preme quindi, in questa particolare circostanza, ringraziare quanti hanno voluto condividere con noi questo percorso di ricerche e dibattiti sulle città d’acqua e sulle loro trasformazioni, quanti hanno arricchito le nostre conoscenze, mettendo a disposizione le proprie, e quanti hanno trovato nel nostro lavoro uno spunto per sviluppare interessi personali e intraprendere ambiti professionali affini.
Infine, un ringraziamento affettuoso a tutti coloro che nel Centro hanno prestato la loro opera, sostenendone gli obiettivi, ma ancor di più, portando il proprio contributo con passione ed entusiasmo.
Ci auguriamo che questa esperienza, anche se non più attiva nella quotidianità, resti nella memoria come un luogo fecondo – di parole e di idee – che abbia contribuito, anche in minima parte, ad una maggiore comprensione delle dinamiche urbane contemporanee e della straordinaria ed indispensabile attrazione tra l’essere umano, la sua fondamentale creazione,la città, e l’acqua.
Infine, segnaliamo che il patrimonio librario prodotto e accumulato in questi anni dal Centro Città d’Acqua è stato trasferito alle biblioteche delle Università veneziane – Università Iuav e Università Ca’ Foscari di Venezia – e che verrà catalogato come fondo del “Centro Internazionale Città d’Acqua”, in modo che si possa, anche se solo virtualmente, ricomporne la sua interezza in qualunque momento.
In questi anni di lavoro, abbiamo approfondito temi legati alla relazione tra la città e l’acqua e tra la città e il porto, abbiamo raccolto informazioni e le abbiamo ridistribuite sotto diverse forme, abbiamo svolto un ruolo di riferimento per studenti e studiosi di queste materie, abbiamochiamato a raccolta i massimi esperti nel campo della waterfront regeneration a livello internazionale e li abbiamo fatti dialogare in una logica di confronto e analisi trasversale e interdisciplinare.
Siamo stati chiamati a partecipare a convegni, seminari, progetti; abbiamo organizzato esposizioni, eventi sia in Italia che all’estero, sempre sul tema dell’essenziale relazione tra acqua e città e gli esiti di questo rapporto tanto importante quanto, spesso, delicato e problematico.
Abbiamo prodotto numerose pubblicazioni, alcune delle quali sono entrate a far parte della letteratura scientifica internazionale in questi ambiti di studio; abbiamo dato vita anche a nuovi soggetti, che continueranno il lavoro intrapreso da noi.
Non da ultimo, abbiamo sempre cercato di rappresentare il nome di Venezia e la sua secolare consuetudine e sapienza in materia d’acqua nei più diversi contesti internazionali dove ha sempre incontrato l’attenzione e la considerazione che merita.
Viceversa, abbiamo cercato di costruire parallelismi e collaborazioni tra città lontane e incommensurabili che però trovavano nell’acqua un comune denominatore ed un terreno di confronto specifico e puntuale.
Ci preme quindi, in questa particolare circostanza, ringraziare quanti hanno voluto condividere con noi questo percorso di ricerche e dibattiti sulle città d’acqua e sulle loro trasformazioni, quanti hanno arricchito le nostre conoscenze, mettendo a disposizione le proprie, e quanti hanno trovato nel nostro lavoro uno spunto per sviluppare interessi personali e intraprendere ambiti professionali affini.
Infine, un ringraziamento affettuoso a tutti coloro che nel Centro hanno prestato la loro opera, sostenendone gli obiettivi, ma ancor di più, portando il proprio contributo con passione ed entusiasmo.
Ci auguriamo che questa esperienza, anche se non più attiva nella quotidianità, resti nella memoria come un luogo fecondo – di parole e di idee – che abbia contribuito, anche in minima parte, ad una maggiore comprensione delle dinamiche urbane contemporanee e della straordinaria ed indispensabile attrazione tra l’essere umano, la sua fondamentale creazione,la città, e l’acqua.
Infine, segnaliamo che il patrimonio librario prodotto e accumulato in questi anni dal Centro Città d’Acqua è stato trasferito alle biblioteche delle Università veneziane – Università Iuav e Università Ca’ Foscari di Venezia – e che verrà catalogato come fondo del “Centro Internazionale Città d’Acqua”, in modo che si possa, anche se solo virtualmente, ricomporne la sua interezza in qualunque momento.
Fonte : Nota di Stampa del Centro Città d’Acqua