CBRE, i mercati del Sud Europa rilanciano gli investimenti retail nell’eurozona

Secondo l’ultimo report di CBRE, l’andamento degli investimenti retail nei mercati del Sud Europa è in aumento, con Paesi come Italia e Spagna che registrano una crescita significativa nel terzo trimestre 2013.
Nel Q3 2013, il totale degli investimenti retail ha raggiunto 8,3 miliardi di euro, un aumento del 11,5% rispetto al trimestre precedente e il volume trimestrale più elevato dall’inizio dell’anno L’attività di investimento si sta differenziando, sia dal punto di vista geografico che dal punto di vista della qualità degli asset, con l’Italia che registra un + 128% e la Spagna un +472% rispetto al periodo precedente.
Se nei mercati del Sud Europa, durante l’anno, si è assistito a un numero crescente di investitori fare offerte su diverse opportunità, il terzo trimestre è il primo periodo in cui questa tendenza si è trasformata in volumi di investimento. Gli investimenti in quest’area hanno interessato diversi mercati e settori e gli investitori attivi sono stati sia nazionali che internazionali.
L’acquisto del  “Franciacorta Outlet Village” in provincia di Brescia da parte di Blackstone, a 130 milioni di euro, è solo uno dei deal più significativi che si sono conclusi in questo trimestre.
Anche la domanda per investimenti high street è molto forte nei Paesi del Sud Europa: l’Italia è stato uno dei pochi mercati ad aver registrato un aumento dei canoni prime nel terzo trimestre 2013.
Il sentiment degli investitori verso l’Italia è migliorato in modo significativo negli ultimi mesi, soprattutto grazie a un mix di fattori come la difesa dell’eurozona da parte della BCE, il piano di riforme in corso di attuazione dal nuovo governo italiano e il re-pricing in atto.  La crescita degli investimenti retail è destinata ad aumentare nel quarto trimestre, con l’acquisto di oltre il 60% delle quote di un portafoglio da parte di MSREF. Questo include 15 gallerie commerciali (Auchan) e, per un valore di 635 milioni di euro, rappresenta di gran lunga la più grande transazione in Italia registrata quest’anno.
Paolo Bellacosa, Executive Director Capital Markets, CBRE Italia, commenta: “Le condizioni per rendere l’Italia più appetibile agli occhi degli investitori attualmente esistono e l’interesse per il settore retail, in particolare, sta dominando il volume degli investimenti, con gli investitori internazionali che oggi sono attratti da opportunità con un profilo rischio-rendimento particolarmente interessante. I più grandi gruppi di private equity sono i player più attivi, ma stiamo notando a anche l’interesse di investitori core,che guardano ai fondamentali macro, con orizzonti d’investimento di lungo periodo”.
In Spagna, nel terzo trimestre, si sono registrate numerose transazioni di asset core da parte di investitori internazionali. Tra queste, l’acquisto del centro commerciale Parque Principado a Oviedo da parte di Intu Capital/CPPIB per 161 milioni di euro e l’acquisizione, da parte di Orion Capital, dell’intera proprietà del centro commerciale Puerto Venecia a Saragozza, con l’acquisto di una quota ulteriore del 50% per un valore di 144,5 milioni di euro.
Adolfo Ramirez-Escudero, Managing Director, Capital Markets, CBRE Spagna, commenta: “Il mercato spagnolo è completamente cambiato in un anno. Circa 1,5 miliardi di euro sono stati transati negli ultimi quattro mesi – più della metà dell’intero volume dello scorso anno. Ci aspettavamo che prima o poi gli investitori nel settore retail si muovessero lungo la curva del rischio, ma questo è il primo trimestre in abbiamo realmente l’evidenza di questo trend. I capitali stranieri stanno ritornando in Spagna e si registreranno ulteriori deal importanti prima della fine dell’anno.”
In Europa Occidentale, l’andamento degli investimenti retail è notevolmente rallentato rispetto alla media degli ultimi tre anni in molti mercati , incluso la Gran Bretagna, la Germania, il Benelux e i Paesi Nordici, ma in linea con gli ultimi trimestri. Fa eccezione la Francia, grazie a un un paio di importanti transazioni, tra cui il sale-and-leaseback del portafoglio Metro Cash and Carry per un valore di 250 milioni di euro. La carenza di offerta, insieme a prezzi elevati, stanno spostando gli investimenti verso i mercati secondari e verso prodotti più value-add e secondari.
 
Fonte : Company