Case, affitti sempre più cari: +2,3% a maggio. Lo sostiene il portale  idealista

Nuovo balzo dei canoni di locazione in Italia, 2,3% a maggio stando all’ultimo indice sui prezzi elaborato da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Ora il prezzo medio degli affitti ha raggiunto gli 11,6 euro al metro quadro mensili, con un aumento interannuale del 2,9%.

Capoluoghi
Il mese appena trascorso vede una prevalenza di città – 47 su 89 centri monitorati -, dove le richieste da parte dei proprietari di casa sono in aumento; 37 capoluoghi in calo; stabili Avellino, Bergamo, Livorno, Livorno Lodi e Milano, che si ferma dopo un anno in cui l’aumento delle locazioni a uso residenziale ha fatto registrare un +12%.

Gli incrementi più pronunciati su base mensile sono quelli di Chieti (8,2%), seguita da Messina (6,3%), Catanzaro (5,3%) e Rimini (5%). Il resto dei centri segnano incrementi inferiori al 5 per cento, fra questi pressocché tutti principali mercati del Paese come Bologna (1,7%), Roma (1,4%) e Torino (1,3%). In terreno positivo anche Palermo (1,1%), Firenze e Venezia (entrambe 0,5%). Napoli è l’eccezione negativa (-1,8%).

Sul lato opposto della tabella ci sono capoluoghi che registrano i cali maggiori: Cosenza (-7,7%), Ragusa (-6,9%), Cagliari (-5,6%) e Mantova (-5,3%).

Milano è stabilmente il capoluogo con gli affitti più salati, con un prezzo di 20 euro/m2. Seguono Firenze (15,6 euro/m2), Venezia (15,5 euro/m2) e Bologna (15 euro/m2).
Roma e Napoli si posizionano al quinto e al decimo posto del ranking, rispettivamente con 13,5 e 10,9 euro mensili.  Di contro, Vibo Valentia, è il centro con gli affitti più economici d’Italia con 4,6 euro, seguito da Agrigento con 4,8 euro e Cosenza con una media di 5 euro al metro quadro.

Province
A livello provinciale la tendenza all’incremento dei canoni si fa più evidente, con il 76% delle aree rilevate (104 questo mese) che segnano variazioni positive.
Le province che guidano con aumenti a due cifre sono Belluno (19,3%), Rimini (15,9%), Catanzaro (15,1%), Venezia (12,9%), Lucca (11,2%) e Nuoro (10,7%); la variazione dell’offerta di affitti brevi in queste macroaree influenza i dati riportati in questo report. All’opposto, Udine (-11,9%) ed Enna (-10,4%) segnano i maggiori cali nel blocco delle 25 province in terreno negativo a maggio.

Rimini, con 26,2 euro mensili, supera Lucca (26,1 euro/m2) e diventa la provincia italiana più cara per l’affitto; nella top 5 dei valori seguono Belluno (22,9 euro/m2), Ravenna (22,5 euro/m2) e Milano (18,6 euro/m2).

All’opposto, Enna (4,3 euro/m²), è la provincia più accessibile per gli affittuari, davanti a Caltanissetta (4,4 euro/m²) Enna (4,8 euro/m²), Benevento (4,9 euro/m2) ed Avellino (5 euro/m2)

Regioni
A eccezione di Sardegna (-3,8%), Trentino-Alto Adige (-2,3%), Piemonte (-0,4%) e Lombardia (-0,3%), i prezzi degli affitti sono in ripresa in tutte le regioni italiane, con gli incrementi maggiori in Calabria (8,9%), Veneto (6,6%) e Valle d’Aosta (6,3%). Andamenti positivi in altre 13 zone, dall’Emilia Romagna (4,5%) al Friuli-Venezia Giulia (0,1%).

La Lombardia (15,4 euro/m2) è la regione più cara, seguita questo mese dalla Valle d’Aosta (14,8 euro/m2) e dalla Toscana (14,6 euro/m2). Richieste superiori rispetto alla media nazionale anche per i proprietari di Trentino-Alto Adige (13,1 euro/m2), Lazio (12,6 euro/m2) ed Emilia-Romagna (12,4 euro/m2). Dell’altro lato, la regione con i prezzi di richiesta più bassi per la locazione è ancora il Molise (6,2 euro/m2), che precede Umbria (6,5 euro/m2) e Basilicata (6,7 euro/m2)

Fonte : Company