di Paola G. Lunghni
«Contenti, perché abbiamo lavorato tanto ma i risultati si vedono». Si può riassumere in questa frase il giudizio di Cesare Ferrero, Country Manager Italia di BNP Paribas RE Italy , sull’ attività della Società nell’ anno appena trascorso. In un anno orribile, BNP Paribas RE ha avuto sì un gross income (fatturato) in calo da 73,5 milioni di euro 2011 a 68 milioni, ma il net income – al netto delle “ retrocessioni” – è in crescita da 36,5 a 38 milioni , così come il PBT (profit before tax, cioè utile ante imposte) , che sale a 10,05 milioni rispetto a 9,5 del 2011.
La strada verso la ripresa è ancora lunga e probabilmente il 2013 sarà ancora duro, sia per quanto riguarda il quadro economico generale che per il real estate. Ma Ferrero si augura comunque, focalizzandosi sulle attività a maggior valore aggiunto, con una saggia politica di efficientamento e lavorando sui costi , di incrementare la marginalità , portando il PBT a 13 milioni di euro.
Ferrero vuole riequilibrare le quote del fatturato risultante dall’ attività dei quattro comparti del Gruppo . Oggi REIM, la SGR che segue i fondi rappresenta il 52% , e si vorrebbe scendere al 48% per aumentare di qualche punto percentuale il development, l’ advisory e il property management . Ma Ferrero esclude nuove operazioni di sviluppo, a meno che non si abbia già un contratto di locazione, auspicabilmente con un “prime tenant”, e certezza di concessioni e tempistiche ( comprese eventuali bonifiche) prima dell’avvio di un cantiere. Nel settore residenziale, il progetto “Dalia” di Milano , comunque, ha già venduto il 59% delle unità immobiliari (su 104 totali).
«Circa il mercato degli investimenti non vediamo un miglioramento per l’anno in corso » ha detto Roberto Nicosia, Direttore di BNP Paribas RE Advisory. « Riteniamo che il volume dell’anno passato , visto il contesto, sia quasi un dato positivo».
«Per quanto riguarda i Fondi , il mercato sconta una riduzione delle fee che sono circa un quarto rispetto ad anni fa» ha aggiunto Ferrero , secondo cui avremo sempre meno SGR sul mercato ma di maggiori dimensioni ( già ora sono pochissime quelle oltre il miliardo di euro). Circa le dismissioni immobiliari, il Country Manager di BNP Paribas RE è apparso molto critico : ci vuole una reale volontà di dismettere. Chissà se il futuro ministro dell’Economia riprenderà davvero in mano il tema !
Le riflessioni e i numeri sono emersi durante un incontro con la Stampa che BNP Paribas RE ha scelto di organizzare il 29 gennaio, nella nuova sede milanese della Società, trasferitasi nell’ immobile denominato “Parallelo” ( vedi foto) recentemente ultimato : che sorge vicinissimo all’Università IULM nella zona “ Romolo”.
Qui, su circa 3.100 metri quadrati, lavorano ora circa 150 dei 200 dipendenti italiani del Gruppo ( che ha uffici anche a Roma ).
Il building di Classe A, firmato dall’ archistar Mario Cucinella, e realizzato da Inpartner e BNP ParibasRE Italy, si estende su una superficie fondiaria di circa 10 mila metri quadrati, e offre 14 mila metri quadrati di uffici su tre piani fuori terra, sollevati a 12 metri dal suolo ( valore dell’ operazione circa 50 milioni di euro) . Fu commissionato da Duemme SGR e fa oggi capo a un Fondo gestito da IDeA FIMIT SGR.
Nella foto, il “ Parallelo”, dove ha sede BNP Paribas RE Italy.