La prima parte del 2018 sembra favorevole per l’economia europea. Secondo le previsioni di BNP Paribas RE, la crescita economica dell’area euro si manterrà infatti al di sopra del suo potenziale: +2,2% nel 2018 e +1,7% nel 2019.
• Gli investimenti in immobili a uso Retail sono rimasti stabili negli ultimi 12 mesi (58 miliardi di euro transati)
• In Germania e nel Regno Unito Una si è registrata contrazione dei volumi mentre la Francia ha registrato un aumento delle transazioni
• I rendimenti prime degli immobili Retail sono sotto pressione nella maggior parte dei mercati europei
• Nel primo semestre del 2018, Old Bond Street a Londra seguita da Avenue des Champs Elysées a Parigi hanno mantenuto la leadership in Europa come le due vie più costose.
Il commercio al dettaglio continua a crescere in Europa
Nell’Eurozona, il commercio al dettaglio chiuderà il 2018 con una crescita dell’1,7% per poi raggiungere il +2,1% nel 2019. Rispetto al 2017 si prevede una crescita più debole quest’anno nei principali mercati: Germania +1,2% (rispetto al +3% del 2017), Francia + 2,8% (contro il +3%) e Regno Unito + 1,7% (contro il +2,1% di un anno fa), in valuta nazionale e a tassi di cambio costanti. Come già osservato negli ultimi anni, la crescita delle vendite al dettaglio nei Paesi CEE si manterrà forte nel 2018: Polonia (+6%) e Repubblica Ceca (+5,3%).
Patrick Delcol, Head of Pan-European Retail, ha dichiarato: “Il Retail sta attraversando un momento di grandi cambiamenti strutturali. I negozi appaiono sotto pressione da parte dei player online e l’offerta tradizionale si è adattata alle aspettative dei consumatori, progettando punti vendita che forniscano prodotti e servizi diversificati all’interno di un unico negozio”. Le vendite online in Europa continuano a crescere (+13,6% nel 2017, fonte: E-commerce Foundation), ma a un ritmo inferiore rispetto al 2016 (+15,4%) e agli anni precedenti. Nei Paesi del sud e dell’est Europa, in particolare, la diffusione di Internet sta crescendo a un ritmo più veloce della media.
Gli investimenti in immobili Retail, il secondo comparto immobiliare più importante (58 miliardi di euro transati) dopo quello degli gli uffici, sono rimasti stabili negli ultimi 12 mesi. A metà anno, nonostante il calo del suo peso sul totale degli investimenti (22% contro il 23% del primo semestre 2017), i volumi transati si sono mantenuti al di sopra della media degli ultimi 10 anni. Tra i principali Paesi, nel primo semestre del 2018, la Germania ha registrato un calo degli investimenti (-16%) dovuto a un’offerta di portafogli immobiliari non in linea con le aspettative degli investitori. Volumi in calo anche nel Regno Unito (-10%), soprattutto nel primo trimestre dell’anno. Gli investimenti in immobili Retail sono aumentati invece in Francia (+57%) principalmente grazie alla vendita dell’Apple Store sugli Champs Élysées. Le cessioni di portafogli Retail hanno rafforzato il mercato polacco. Mentre in Italia, il volume transato nel primo semestre del 2018 si è mantenuto in linea con il risultato dell’H1 2017 (anno record per il Retail) grazie a importanti cessioni di portafogli. In Spagna, gli asset retail rappresentano ancora la componente più importante del mercato degli investimenti in immobili commerciali (42% del totale transato).
I rendimenti prime sono apparsi sotto pressione nella maggior parte dei mercati europei. A Parigi, il rendimento prime delle high street è sceso al 2,50%. I rendimenti dei centri commerciali prime si sono invece mantenuti stabili nei principali Paesi europei, a eccezione del Regno Unito che ha registrato un incremento nel corso degli ultimi trimestri.
Locazioni: i prime rent nelle vie del lusso si mantengono su livelli molto alti
Patrick Delcol, Head of Pan-European Retail, ha dichiarato: “I prime rent nelle vie del lusso rimangono alti. Nel primo semestre 2018, le vie più care d’Europa si sono confermate essere Old Bond Street a Londra, seguita da Avenue des Champs Elysées a Parigi “.
I canoni di locazione stanno crescendo soprattutto a Milano, in via Montenapoleone, a causa della mancanza di prodotto disponibile, (€ 600/mq/mese, +20% rispetto all’H1 2017). Altre località come il Pařížská di Praga (€ 210/mq/mese, stabile rispetto all’H1 2017) continuano ad attrarre brand prestigiosi (come Furla ed Elisabetta Franchi). Alla fine del 2018, inoltre, Cartier entrerà nel mercato dei Paesi del Nord Europa con un negozio situato a Smålandsgatan (Stoccolma).
Per quanto riguarda invece le Mixed Streets, brand come Bottega Veneta, Yves Saint Laurent e Maisons du Monde la scorsa primavera hanno aperto store in Calle Serrano a Madrid (248 €/mq/mese, +3% rispetto all’H1 2017).
Nel segmento mass-market, la Kalverstraat di Amsterdam (€ 250/mq/mese, stabile rispetto all’H1 2017) rappresenta una location ambita per i brand internazionali. Dopo l’apertura di Under Armour alla fine del 2017, Uniqlo entrerà nel mercato olandese nel prossimo autunno.
Focus – Italia
“Nei primi sei mesi del 2018 il settore Retail in Italia ha registrato una performance, in termini di volumi di investimento, in linea con quella dell’H1 2017: 1,2 miliardi di euro investiti, un livello superiore del 60% alla media semestrale quinquennale e del 50% a quella semestrale decennale” dichiara Cristiana Zanzottera responsabile dell’Ufficio Ricerca di BNP Paribas Real Estate Italy. “Anche in Italia il settore mostra segnali di profonda trasformazione con gli investitori che diventano sempre più selettivi, non solo nel segmento dei centri commerciali ma anche in quello dell’High street, e pongono sempre maggiore attenzione ai fondamentali degli asset al fine di pagare il giusto prezzo per ogni operazione” continua Zanzottera. “In generale, l’interesse per il Retail italiano rimane forte ed è testimoniato anche dai rilevanti investimenti fatti da prestigiosi retailer internazionali per entrare nel mercato (soprattutto a Milano) con store innovativi e all’avanguardia”.
Fonte : Company