di Paola G. Lunghini
BoJo era già “di casa” al MIPIM quando lo conobbi, era il Sindaco di Londra – credo – da un paio d’ anni o giù di lì. Eravamo dunque , ripeto credo, nel 2010 o 2011.
Quella volta, l’ ufficio stampa del Padiglione londinese ( storico e formidabile espositore alla Fiera di Cannes già dalla prima edizione del Salone ) aveva convocato una Press Conference il giorno di apertura del MIPIM , alle otto del mattino. Un’ ora molto “comoda” !!!
La cosa era però ghiotta assai. Sarebbe stato presentato in anteprima un grosso development, alla presenza della Presidente della Società sviluppatrice ( una Lady, mi pare fosse una baronessa ) e di BoJo appunto.
Così, anticipai la partenza da Milano e quel mattino ero lì, puntualissima ( e in super-ghingheri) al welcome coffee allestito in una suite sulla Croisette.
Ivi giunta, vidi con sorpresa che di giornalisti non inglesi c’ ero solo io . E così mi fecero accomodare in prima fila , proprio di fronte ai due speaker, non mancando gli amici del press office di “ sollecitare “ una mia domanda durante la sessione di Q&A . Non sapendo bene di cosa si sarebbe parlato dissi Vedremo.
La Presidente era una bella “donna-immagine” della Società , mezza età, assai elegante e vera esponente dell’ upper class londinese .
Intervenne poi BoJo. Tanto la Lady era stata quasi altezzosa nella sua compostezza, altrettanto lui fu spontaneo e pure pirotecnico e , nel senso del real estate , direi persino visionario. Parlava un inglese fluido, ma dando la sensazione di un backgroud culturale forte ( non dimentichiamo che è laureato in lettere classiche a Oxford, nda).
Francamente brutacchiolo, non alto e pure cicciottello , vestito con eleganza, aveva comunque un certo fascino.
Insomma, non era affatto sgarruppato come lo si vede oggi.
Così, proprio al termine dei Q&A, presentandomi, gli posi una domanda : che, rammento, era più o meno sulla sua visione dell’ attrattività immobiliare londinese paragonandola ad altre capitali europee , etc. Cosa che gli permise di scatenarsi … e di finire – Rule Britannia – tra gli applausi della Sala.
Prima di congedarsi si fermò per una brevissima conversazione con me.
-E così lei è italiana, dall’ accento non l’ avrei detto
-Milanese, prego
-Certo, milanese , dalla sua eleganza questo avrei dovuto capirlo. Ha vissuto in UK ?
-No, vissuto no, ma ci sono stata molte volte, da quando ero una ragazzina e trascorsi nel ’64 un’ intera estate a Hastings, per via della lingua…era l’ epoca dei “Mods and Rockers”…lei quell’ estate era appena nato…
-Ma che brava, complimenti !!
-Mi sono informata. E lei conosce Milano, Lord Mayor ?
-Ma naturalmente, e mi piace molto . Amo l’ Italia, la sua cultura, la sua arte , l’ italiano non lo parlo, ma ho studiato latino, etc etc .
Insomma, qualche attimo di garbati convenevoli, con reciproci nice to talk e best wishes .
Insomma, mi aveva fatto un’ ottima impressione. Non mi stupii della sua successiva riconferma a Sindaco : nel durante, era diventato una pop star .
Negli anni a seguire a Cannes lo incrociai alcune altre volte . Una stretta di mano, un sorriso come se mi avesse riconosciuto : il che ovviamente non è nemmeno pensabile . Ma mi piace pensarlo…
Auguri di presto rimettersi, Mr. Johnson !