Siamo nel cuore di Milano, tra il Duomo e Sant’Ambrogio: il quartiere è quello delle “Cinque Vie”, considerato oggi lo slow district del capoluogo meneghino tra storia, botteghe artigiane e, da un decennio, design. Qui, in via Morigi, sorge l’antica Taverna Moriggi che da oltre un secolo (le sue origini risalgono al 1900) è un simbolo dell’identità milanese. Ed è proprio su questa forte milanesità che Andrea Castrignano ha focalizzato il concept del progetto di interior per DaDa in Taverna, il nuovo ristorante fondato dai cuochi Paolo Anzil e Giuseppe Davide La Grotteria.
“Ho voluto creare un ponte tra avanguardia e tradizione – spiega Castrignano – mantenendo un approccio rispettoso e conservativo della struttura esistente. Le boiserie, il pavimento in cotto, il soffitto ligneo a cassettoni e gli affreschi alle pareti: il restyling ha valorizzato questi elementi architettonici e decorativi molto milanesi, dando nuova vita agli arredi in una sorta di dialogo tra passato e presente.”Il nome che i due fondatori hanno scelto per il nuovo locale è un chiaro riferimento al Dadaismo, avanguardia culturale che ha caratterizzato proprio i primi anni del Novecento. DaDa in Taverna è, dunque, un luogo di incontro e convivialità contemporanea che fonde tradizione e modernità, storia e creatività, fra arte e design.
A caratterizzare fortemente l’ambiente è il colore. Due le tonalità scelte dalla sua iconica palette: Petrol, per le pareti e le imbottiture in velluto degli schienali delle panche, e Aubergine, per le sedute imbottite con cui sono state rinnovate le sedie d’epoca. Anche le boiserie in legno e il bancone del bar sono stati rimodernati con l’applicazione di pellicole adesive con grafiche in stile dadaista nelle specchiature.
Alle spalle del bancone, le nuove bottigliere realizzate con mensole in metallo con luce integrata (che hanno sostituito i vecchi scaffali in legno) donano un sapore internazionale e contemporaneo al cocktail bar.
Il restyling ha valorizzato anche gli affreschi originali, protetti da pannelli in plexiglas trasparente su cui l’artista Alex Prosperi ha realizzato degli interventi grafici trasformandoli in una sorta di racconto visivo che alterna astrattismo e arte figurativa dai contorni più definiti.
L’intervento di Castrignano ha conivolto anche arredo e illuminazione: dai tavoli quadrati ricoperti con top in marmo bianco di Carrara, alle luci decorative dimmerabili in stile moderno con struttura in metallo verniciato nero e vetro opalino; dalle insegne luminose a led con giochi di parole (come quella che riporta la pronuncia fonetica di speakeasy italianizzata e immette in una saletta privata), ai due pannelli retroilluminati in metallo laccato bianco che riprendono graficamente le tavole optometriche e descrivono in dieci punti il “manifesto” di DaDa in Taverna.
“In questo progetto – conclude Andrea Castrignano – ho unito le mie passioni: il design, l’arte e il food. Ho voluto creare un ambiente che fosse unico, applicando la cura sartoriale dei dettagli che caratterizza la mia filosofia e valorizzando nello stesso tempo la storia e l’allure di questo luogo iconico per Milano. È nota l’attenzione che dedico anche all’arredo della tavola e all’accoglienza degli ospiti, fondamentali per godere appieno della convivialità insieme alla buona cucina. Sono certo che Paolo e Davide sapranno fare di DaDa in Taverna il nuovo ‘place to be’ per i milanesi e non solo!”
Fonte : Andrea Castrignano