Si è tenuto il 14 febbraio, all’interno degli spazi del cantiere che ospiteranno il nuovo Mercato Centrale Milano, il dibattito “Il Mercato Centrale, il quartiere e la città”, un primo momento di dialogo e confronto tra le realtà, le istituzioni e gli imprenditori del territorio, protagonisti della rigenerazione dell’area esterna alla Stazione Centrale.
L’incontro è stato organizzato da Mercato Centrale, pronto ad interrogarsi sulla sua funzione all’interno del quartiere considerata la sua natura di spazio inclusivo e aperto al dialogo con il contesto urbano di riferimento. L’indagine del territorio, l’ascolto e il confronto costituiscono il modus operandi che ha da sempre caratterizzato il Mercato Centrale al momento del suo arrivo in una nuova città. Il fine è quello di dare un contributo concreto al territorio grazie alla creazione di importanti sinergie con gli attori protagonisti del quartiere e lo sviluppo di progetti dal forte valore culturale e sociale.
Riqualificazione, territorio e identità sono stati i temi cardine del dibattito, con l’intervento del sindaco Giuseppe Sala, l’Assessore all’Urbanistica, al Verde e all’Agricoltura Pierfrancesco Maran, l’architetto e urbanista Stefano Boeri, l’Amministratore Delegato di Grandi Stazioni Retail Alberto Baldan e l’architetto del progetto Mercato Centrale Milano Alberto Torsello.
L’incontro di è stato aperto da Umberto Montano, Presidente di Mercato Centrale .
«È una bella emozione aprire ufficialmente questo nuovo capitolo della storia di Mercato Centrale» ha commentato Umberto Montano. «Anche qui a Milano il nostro progetto si fa luogo di incontro tra il cibo buono e la cultura. È del tutto casuale che nel giorno in cui si celebra l’amore universale venga oggi festeggiato anche l’amore di Mercato Centrale per Milano, ma è proprio attraverso l’amore per la ricerca e la valorizzazione delle professionalità artigianali nel mondo del cibo che il Mercato esprime sé stesso. Sono sicuro che la squadra che debutterà a Milano, di cui io vado molto fiero, saprà sorprendere clienti, critici e appassionati».
Pierfrancesco Maran ha parlato dell’avanzamento del “Cantiere Centrale”, il grande progetto di riqualificazione per la città in cui si colloca anche la nascita di Mercato Centrale Milano. «L’apertura del Mercato Centrale rappresenta un importante tassello del piano di rigenerazione in corso nell’area della Stazione, fortemente voluto dal Comune, Grandi Stazioni Retail e Ferrovie dello Stato con l’obiettivo di renderla un luogo più accogliente e sicuro per i milanesi e i turisti che visitano la nostra città. Siamo partiti con la riqualificazione delle aiuole di piazza Duca D’Aosta, nei mesi scorsi sono stati aperti i dehor e realizzati nuovi spazi pedonali sul lato di Luigi di Savoia, dove entro l’estate contiamo di aprire una nuova area giochi riservata ai bambini, sono partiti i lavori per il parcheggio sotterraneo. Un lavoro possibile grazie alla sinergia tra risorse e volontà pubbliche e private e al confronto con le associazioni del territorio che continuerà con l’obiettivo comune di dare nuova vita a tutti i Magazzini Raccordati ed estendere la riqualificazione a via Vittor Pisani, che nei prossimi anni diventerà più bella e verde con nuovi alberi».
Stefano Boeri ha commentato: «Il mercato urbano è stato sempre sinonimo di scambio, interazione, vitalità sociale. Da spazio informale – sotto i portici delle vie di passaggio – fino a diventare una vera e propria emergenza architettonica, spesso in grado di recuperare e riqualificare grandi vuoti urbani: il mercato nelle città contemporanee ha modificato profondamente la propria configurazione fisica, ma ha mantenuto nei secoli un alto valore simbolico nel tessuto urbano e nell’immaginario collettivo. Il Mercato Centrale potrà portare nell’area della Stazione Centrale la stessa carica di energia positiva per Milano».
Alberto Baldan ha spiegato: «Possiamo dire conclusa la prima fase del nostro programma: all’interno di Stazione Centrale abbiamo lavorato e stiamo lavorando alla sua ristrutturazione e alla valorizzazione di particolari architettonici unici. Abbiamo poi voluto coniugare questa nuova visione degli spazi con l’offerta di servizi di qualità che fossero all’altezza delle nuove esigenze di chi attraversa quotidianamente questi luoghi. Un ridisegno complessivo che, naturalmente, non poteva prescindere dall’esterno: con gli interventi ultimati nelle piazze, Stazione Centrale è diventata infatti anche una cerniera di collegamento con la città. E ora sta conquistando, giorno dopo giorno, il suo ruolo di polo aggregatore, rinsaldando i rapporti con il territorio. La trasformazione di Piazza Luigi di Savoia è sotto gli occhi di tutti e a breve la completeremo anche con l’apertura di un ufficio postale. Piazza Duca d’Aosta, grazie al villaggio di Natale, ha potuto mostrare le sue enormi potenzialità. Tutto questo è stato possibile grazie alla continua e costante collaborazione con l’Amministrazione e le Associazioni e grazie alla lungimiranza degli imprenditori che, come Mercato Centrale, credono in noi e investono nelle nostre stazioni. Forti di questi risultati già visibili ora siamo pronti a partire per la seconda fase, perché il rinnovamento avanzi e venga completato».
Alberto Torsello ha infine approfondito il legame che esiste tra connessione, materia e rigenerazione: «Se l’essere connessi è condizione imprescindibile per ogni forma di vita, per ogni attività, le connessioni, fisiche, psicologiche, visive, sensoriali che l’architettura pone in essere, rappresentano i nodi attraverso i quali ogni attività trae e diffonde energia. Connessioni che trovano nella materia – formata, plasmata – l’elemento di coagulo e trasmissione per una rigenerazione degli spazi, dei luoghi».
Nell’ambito del dibattito è intervenuto anche Alessio Bertallot, dj, musicista e conduttore radiofonico a cui il Mercato ha già affidato la direzione artistica di Radio Mercato Centrale nel 2016. Bertallot ha raccontato il progetto culturale MI-SIDE, prodotto da Mercato Centrale per la città di Milano. MI-SIDE è l’indagine di Alessio Bertallot che porta alla scoperta di una città inclusiva, incubatrice di innovazione e linguaggi fuori dagli schemi mainstream per una produzione di sei video di autore. Il progetto costituirà anche la campagna di comunicazione di lancio di Mercato Centrale a conferma della sua natura come luogo di incontro tra cibo e cultura. Ad offrire un’anticipazione del progetto è stato il pianista Cesare Picco con un’inedita performance musicale live.
Il Mercato Centrale Milano
La nuova struttura, che aprirà ad aprile, sarà parte integrante dell’importante opera di riqualificazione di tutta l’area urbana esterna alla Stazione Centrale che il Comune di Milano sta sviluppando con Grandi Stazione Retail e Ferrovie dello Stato. La struttura, di oltre 4.500 mq e dislocata su due piani con 200 mq i dehor esterni, ospiterà oltre 25 botteghe del gusto con la migliore offerta gastronomica del territorio locale, regionale e nazionale. L’investimento previsto è di oltre sette milioni di euro e impiegherà circa 350 addetti.
Su Mercato Centrale
Mercato Centrale è un’idea che diventa luogo, un punto di riferimento per chi ama, vive e sceglie il cibo. Il progetto nasce nel 2014 da un’idea di Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, e dall’esperienza imprenditoriale del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta, cofondatori del progetto. Gli artigiani del gusto con le loro botteghe sono il cuore del progetto: nessuno sa raccontare meglio ogni singolo prodotto e ne conosce alla perfezione le qualità e i punti di forza. Il progetto ha saputo generare dall’aprile 2014 a Firenze – nello storico mercato coperto di San Lorenzo – e da ottobre 2016 a Roma – nella suggestiva Cappa Mazzoniana – un nuovo linguaggio che fa della semplicità il suo punto di forza e oggi conta 3 milioni di visitatori per struttura. Nel 2017 Mercato Centrale studia un format appositamente creato per i centri commerciali e a giugno apre ai Banchi del Mercato Centrale presso il Centro Commerciale I Gigli. Il 2019 è l’anno di Torino, dove il format sbarca ospitato all’interno del Centro Palatino, struttura che – come per Firenze e Roma – si inserisce in una zona in piena riqualificazione, il quartiere di Porta Palazzo. È così che il mercato torna a essere contenitore e promotore del saper fare e della bontà a tutto tondo, diventando non solo un luogo per fare la spesa, ma un centro di aggregazione in cui cibo e cultura si fondono in maniera naturale e spontanea.
Fonte : Company