Da oggi è operativo il Fondo Perugino, istituito da Sorgente SGR per investire in crediti in prevalenza apportati da sottoscrittori. Il fondo acquisisce e gestisce crediti di natura bancaria non performing ed, entro il limite del 50% dell’attivo, in bonis (solvibili), sia chirografari (non assistiti da garanzie reali) che ipotecari.
Investono nel Fondo Perugino, che ha un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro, attualmente Banche di Credito Cooperativo e Banche Popolari. Con un orizzonte temporale di sette anni, eventualmente prorogabile, si rivolge prevalentemente a banche e altri istituti finanziari. Ad oggi il portafoglio è costituito da crediti non performing del valore nominale di circa 45 milioni, corrispondenti a circa 1.300 posizioni debitorie, di cui il 10% circa di tipo secured (cioè assistite da garanzie reali) e il 90% unsecured.
Perugino è il secondo fondo di Sorgente Sgr dedicato al credito dopo il Fondo Pinturicchio, prodotti in grado di offrire agli investitori rendimenti superiori con profilo di rischio contenuto. “Investire in sofferenze bancarie – dichiara Giovanni Cerrone, Direttore Generale di Sorgente SGR – fa emergere le potenzialità e le prospettive di un mercato oggi al centro di un forte interesse. Riveste, inoltre, una funzione etica e sociale nei confronti delle famiglie italiane più deboli: l’acquisto di crediti ad un prezzo sensibilmente inferiore al valore nominale, infatti, consente di concordare piani di rientro maggiormente sostenibili. Questo consente recuperare la fiducia nel futuro, grazie a strategie di rientro concilianti con le reali possibilità delle fasce sociali in situazione di difficoltà finanziaria”.
Nella foto, Giovanni Cerrone
Fonte : Company