Aggiornate le rendite catastali di 175mila immobili delle microzone “anomale” Cambia a Roma Capitale il classamento di 175mila immobili nelle zone con una significativa differenza tra il valore di mercato e quello catastale, con un incremento complessivo di oltre 123 milioni di euro di rendita catastale. L’operazione parte dall’indagine svolta dall’Agenzia del Territorio (ora incorporata nell’Agenzia delle Entrate) su input dell’Assemblea capitolina (delibera n. 5 dell’11 ottobre 2010) su più di 224mila immobili ubicati in 17 zone “anomale”, dove cioè il rapporto fra il valore medio di mercato e quello medio catastale è maggiore o minore almeno del 35% rispetto all’analogo rapporto riferito all’insieme delle microzone comunali.
Si tratta, in particolare, di: Centro Storico, Aventino, Trastevere, Borgo, Prati, Flaminio 1, XX Settembre, Monti, San Saba, Testaccio, Gianicolo, Delle Vittorie-Trionfale, Flaminio 2, Parioli, Salario Trieste, Esquilino e Ville dell’Appia.
Una delle conseguenze più evidenti è la sostanziale scomparsa di alcune vecchie categorie non più attuali, come ad esempio quella ultrapopolare (A/5), e la forte riduzione delle abitazioni di tipo popolare (A/4) ed economico (A/3), che erano ancora presenti in diverse zone del Centro.
Nei prossimi giorni i cittadini interessati riceveranno le notifiche degli avvisi di accertamento catastale, opportunamente motivati, e potranno quindi conoscere l’aggiornamento dei dati riguardanti la categoria, la classe e la rendita dei propri immobili.
Al fine di assicurare un’adeguata assistenza ai cittadini interessati, gli avvisi saranno inviati in 7 step da ora a fine anno (come da tabella in coda al comunicato).
La revisione del classamento, cos’è e come funziona – L’input alla revisione nasce dalla Legge Finanziaria del 2005 (Legge n. 311/2004) che, all’articolo 1, comma 335, ha previsto la possibilità, per i Comuni, di chiedere all’Agenzia del Territorio (ora incorporata nell’Agenzia delle Entrate) la revisione parziale del classamento. Così ha fatto anche Roma Capitale.
L’Agenzia, una volta accertata la sussistenza dei presupposti (l’esistenza di almeno tre microzone nelle città e lo scostamento fra valore medio di mercato e quello medio catastale maggiore o minore almeno del 35% rispetto all’analogo rapporto riferito all’insieme delle microzone comunali), ha avviato l’attività di riclassamento e revisione delle rendite catastali. Questa revisione, che modifica la categoria e la classe dell’unità immobiliare, comporta anche la variazione della rendita catastale che sarà comunicata nei prossimi giorni.
L’assistenza per i contribuenti – Oltre al servizio di consultazione online presente nell’home page del sito dell’Agenzia, nella sezione dedicata ai servizi catastali (http://www.agenziaentrate.
In particolare, è possibile:
• contattare il call center dedicato, al numero verde gratuito 800 863 119, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20. Attraverso il call center è anche possibile prenotare direttamente un appuntamento all’ufficio provinciale – Territorio di Roma (viale Antonio Ciamarra, 139 – 00173, Roma)
• rivolgersi all’ufficio provinciale – Territorio di Roma (viale Antonio Ciamarra, 139 – 00173, Roma), dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12.30, presso gli sportelli dedicati
• inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo up_roma_notifiche335@
Se il contribuente, invece, ritiene non fondato in tutto o in parte l’avviso di accertamento catastale, può chiedere che venga riesaminato in autotutela, inviando all’ufficio provinciale – Territorio di Roma una domanda in carta semplice, con la documentazione a suo sostegno. La domanda di riesame in autotutela non sospende, tuttavia, i termini per un eventuale ricorso al giudice tributario, da presentare entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di accertamento catastale.
Fonte : Agenzia Entrate