Senza scuole e asili a settembre, i genitori italiani temono di compromettere il proprio lavoro,
dichiarando di non riuscire più a sostenere la gestione dei bambini a tempo pieno e gli impegni
professionali. A poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, i genitori condividono opinioni,
timori e difficoltà su questo difficile rientro a scuola; sondaggio di Yoopies – piattaforma internazionale
di incontro fra domanda e offerta di servizi alla famiglia*.
Senza la scuola a settembre, a repentaglio il lavoro dei genitori
Nel caso in cui il numero di casi di Covid-19 dovesse aumentare, le regioni non potranno garantire la
riapertura delle strutture scolastiche e la didattica a distanza rimarrebbe l’unica opzione per riprendere
le lezioni e seguire il piano formativo. Come faranno i genitori a gestire e organizzare la loro agenda in
tal caso? Secondo l’indagine, il 56% dichiara che nessuno dei due genitori (o il genitore single) avrà la
possibilità di rimanere a casa con i bambini. La scelta di queste famiglie si porrà quindi fra
l’interruzione del lavoro di un genitore – sospensione, disoccupazione, aspettativa non retribuita – e il
pagamento di una tata full time , andando in entrambi i casi ad incidere negativamente sulla stabilità
economica della famiglia.
“Dovrò cercare una baby sitter perché non abbiamo altri appoggi”
“Supplicherò la nonna di tenere la nipote. O mi metterò in aspettativa non retribuita.”
“Uno dei due genitori chiederà l’aspettativa da lavoro limitato le entrate e di conseguenza le uscite economiche
da casa.”
“Dovrò prendere una babysitter full time con un danno economico notevole visto che sono single”
“Da libera professionista lavorerò di notte visto che il mio compagno non può staccarsi dal lavoro. Inoltre siamo
soli e senza parenti. Purtroppo è l’unica soluzione.”
“forse chiederei di lavorare con lo smart working oppure chiederei aspettativa, comunque sarebbe un serio
problema ed il mio posto di lavoro sarebbe a rischio”
D’altra parte, anche il 44% che potrà rimanere in smartworking dichiara di trovarsi in grande difficoltà
e con un importante carico mentale che è già durato molti mesi e che sul lungo periodo rischia di
compromettere la carriera professionale e anche l’equilibrio psicologico della famiglia. Il 93.8% dei
genitori in lavoro agile, teme di non essere più in grado di portare avanti i propri progetti lavorativi
avendo i bambini a casa, fra la gestione dei più piccoli, della didattica a distanza, della casa e dei pasti.
“Rimango a casa con i bambini, ma non mi impegnerò al massimo per aiutare loro con la didattica a
distanza. È troppo stressante per me.”
“Stando stancamente a casa e lavorando poco e male”
“Purtroppo dovrò fare affidamento solo su di me e sul papà perché entrambi lavoriamo in
smartworking. Ovviamente sarà una situazione deleteria”
I genitori che lavorano a tempo pieno sono i più propensi a sostenere il ritorno a scuola
Fra i genitori intervistati da Yoopies che dichiarano di appoggiare la decisione del governo di far
rientrare i bambini a settembre nel modo tradizionale, all’interno degli edifici scolastici, il 62% dei
genitori lavora a tempo pieno, il 28% lavora a tempo parziale e il 10% non lavora. In generale,
nonostante il rigido protocollo di misure anti Covid-19 da rispettare e nonostante la paura di un possibile
contagio, il ritorno a scuola viene considerato come fondamentale per la ripresa di una vita “normale”
per tutta la famiglia. Per i genitori che possono concentrarsi sul lavoro e per bambini e ragazzi che si
reinseriscono in un contesto sociale ed educativo fondamentale per la loro crescita.
Un dato importante riguarda il tragitto casa/scuola , che verrà affrontato con l’automobile dal 54.5%
degli intervistati, a piedi, in bicicletta o in scooter dal 28.3%; solo il 17.2% dichiara che utilizzerà i mezzi
pubblici.
Rimandare i bambini a scuola: l’opinione dei genitori europei
L’indagine di Yoopies è stata condotta in diversi Paesi europei e ne è emerso che nonostante
l’aumento dei casi in tutta Europa, la maggior parte dei genitori vuole rimandare i propri figli a scuola a
settembre. La percentuale di genitori che auspicano la riapertura:
Italia: 64%, Francia: 76%, Lituania: 77%, Regno Unito: 76%, Portogallo: 73%, Spagna 59%.
A proposito di Yoopies Fondata nel 2012 da Benjamin Suchar e Jessica Cymerman, Yoopies si è rapidamente affermata come la
principale piattaforma di assistenza all’infanzia in Europa. Con sede a Parigi e presente in 16 paesi, la start-up ha ampliato le sue
attività alla cura di animali, al supporto scolastico, all’assistenza agli anziani o alla famiglia. Basandosi sulla raccomandazione
sociale e con oltre 3 milioni di membri, Yoopies consente ai propri clienti di scegliere il proprio collaboratore ideale basandosi sui
commenti delle altre famiglie.
Fonte : Yoopies