Il CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna) è «una moderna struttura realizzata (nella zona nord-est del territorio del Comune di Bologna) per promuovere il commercio all’ingrosso dei prodotti agroalimentari e i servizi logistici relativi»-
Ma da novembre 2015 (di fatto ricevendo il testimone dall’EXPO di Milano, che chiuderà il 31 ottobre 2015) al CAAB inizierà a operare il primo Parco agroalimentare italiano: un misto di grande Centro Commerciale specializzato nelle eccellenze alimentari italiane (aperto quindi al grande pubblico dei consumatori e non solo ai grossisti) e di laboratorio culturale focalizzato sempre sui temi dell’agricoltura e dell’alimentare.
Protagonisti di questa innovazione sono il CAAB (di cui è Presidente Andrea Segré, che è anche Professore Ordinario di Politica Agraria Internazionale e Comparata nonchè Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari presso l’Università di Bologna e che dal 2005 al 2012 è stato Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, facoltà collocata in edifici adiacenti al CAAB) ed Eataly guidata da Oscar Farinetti e di cui è socio rilevante COOP Adriatica, cooperativa di consumo che ben presidia la città di Bologna e tutta la regione Emilia Romagna.
Il primo Parco agroalimentare italiano, che è stato provvisoriamente denominato “Eataly World” (come un parco di divertimenti disneyano), si svilupperà su circa 100 mila metri quadrati coperti (e in buona parte già esistenti) oltre vaste aree scoperte per “orti” e parcheggi. L’investimento totale sarà pari a circa 100 milioni di euro e a regime sono previsti oltre cinque milioni di visitatori ogni anno.
Ma Bologna sarà solamente il primo dei Parchi agroalimentari, che Segré e Farinetti hanno in mente di far nascere nei prossimi anni sia in Italia che all’estero.
Il veicolo prescelto per realizzare e poi gestire questi “Parchi agroalimentari” focalizzati sulle eccellenze dell’italian food è un Fondo di investimento immobiliare riservato (cioè con quote che potranno essere acquistate solamente da investitori qualificati).
Le caratteristiche del Fondo (che sarà istituito e gestito da Prelios SGR spa, risultata appena prima di Natale vincitrice del Bando pubblicato a settembre 2013 dal CAAB per la scelta della SGR) saranno definite nelle prossime settimane.
Il Fondo (almeno in base ai dati inseriti nei documenti allegati al Bando) prevede un patrimonio a regime di 400 milioni di di euro e un patrimonio minimo iniziale (relativo alla prima iniziativa di Bologna) pari a 95 milioni di euro. A oggi il patrimonio minimo risulta già interamente sottoscritto.
Paola G. Lunghini