Deerns, società di ingegneria e consulenza specializzata nei “Building Services”, ovvero nei servizi professionali per la sostenibilità degli edifici, ha conseguito il massimo riconoscimento ai Façade 2023 Design and Engineering Awards, i prestigiosi premi annuali all’eccellenza nell’ingegneria delle facciate. In particolare, l’azienda si è aggiudicata il podio assoluto nella categoria internazionale “Riqualificazione” per la realizzazione della Digital Factory di Luxottica a Milano, sfilando fra i vincitori durante la serata di premiazione svoltasi ieri all’Hilton di Park Lane a Londra.
“Questo premio ci rende orgogliosi perché è un importante riconoscimento all’esperienza del nostro team multi-disciplinare, ai suoi expertise e al suo elevato contenuto di innovazione”, commenta con soddisfazione Giuseppe Dibari, Country Director di Deerns Italia, che aggiunge: “Questo iconico progetto è stato ispirato sin da subito da un rigoroso controllo della qualità e dallo studio personalizzato di ogni dettaglio della facciata e della sua relazione con le strutture pre-esistenti per garantire un processo di installazione senza soluzione di continuità”.
L ‘innovazione della fabbrica digitale Luxottica
Progettata dallo studio di architettura Park Associati e certificata LEED Gold, la Digital Factory di Luxottica, azienda leader nella produzione di occhiali, è stata completata a Milano nel giugno 2022. Deerns Italia è stata responsabile della consulenza per l’ingegneria delle facciate e per l’intera durata dei lavori, dal concept design, allo sviluppo del progetto, alla progettazione esecutiva, fino alla fase di costruzione.
Il progetto, che si è sviluppato nel contesto della riqualificazione dell’ex fabbrica General Electric -un edificio industriale del secolo scorso con una forte anima industriale – ha voluto conferire all’edificio una nuova identità contemporanea, che contribuisse alla rivitalizzazione urbana di via Tortona, una delle zone di tendenza di Milano. E’ stato dato, infatti, massimo risalto agli elementi distintivi dell’edilizia industriale di quegli anni: dal tetto a shed, agli ampi spazi fino alla griglia in cemento armato. Con una superficie di facciata di circa 4.600 mq., l’involucro dell’edificio è il risultato di un’ampia ricerca tecnologica e strutturale volta a conferire all’edificio la massima trasparenza e illuminazione naturale.
Benessere e sostenibilità
Le facciate contribuiscono alla sostenibilità del progetto attraverso rigorosi criteri di prestazione energetica, con significativi livelli di isolamento, sia per le finestre opache che per quelle vetrate. Questi criteri – che fanno parte di una strategia passiva a supporto dell’ottimizzazione dei sistemi meccanici dell’edificio – riducono notevolmente il consumo di energia durante l’inverno, mentre i sistemi di ombreggiamento riducono il carico di radiazione solare. La facciata vetrata contribuisce, inoltre, ad aumentare i livelli di illuminazione diurna e a consentire la vista verso l’esterno.
Questi criteri, valutati secondo gli standard LEED e WELL, migliorano il benessere degli occupanti, sia in termini di comfort visivo che di benessere. Inoltre, la scelta dei materiali di facciata – a basse emissioni e ad alto contenuto di materiale riciclato – è stata supportata dall’approccio Life Cycle Assessment.
Progettazione integrata e collaborativa
L’intervento su un edificio esistente ha richiesto un coordinamento meticoloso della progettazione delle facciate con altre discipline, in particolare con l’ingegneria strutturale. Le nuove facciate dovevano soddisfare rigorosi standard di prestazione energetica per ridurre al minimo il ricorso al nuovo sistema MEP, favorendo al contempo l’illuminazione diurna e garantendo un comfort visivo ottimale. Questi obiettivi sono stati raggiunti con successo, grazie a un efficace coordinamento con gli ingegneri MEP e di Building
Performance
L’estetica doveva essere in linea con le esigenze del cliente in termini di sostenibilità dei costi, controllo rigoroso della qualità della costruzione e rispetto dei tempi. Di conseguenza, l’approccio tecnologico per le facciate mirava a mitigare qualsiasi variazione imprevista del progetto o del sito, che avrebbe potuto portare ad una revisione dei costi.
La complessità dei sistemi ha richiesto, infine, uno studio altamente coordinato delle soluzioni tecniche proposte e dei dettagli della facciata, rispettando al contempo le tempistiche per la produzione e l’installazione dei componenti non rispondenti ai classici standard.
Fonte : Company