Quello degli affitti brevi è un argomento caldo in Italia oggi più che mai. In questi anni abbiamo assistito a una crescita continua di alloggi messi a reddito con le locazioni di breve periodo, ma i numeri elaborati dal Centro Studi Rescasa-Confcommercio parlano chiaro: a Milano, per esempio, su quasi 20.000 appartamenti presenti sulle principali piattaforme online, negli ultimi 12 mesi, soltanto meno della metà ha avuto tassi di occupazione significativi, mentre gli altri sono stati utilizzati solo marginalmente o sono rimasti in gran parte vuoti. Tali percentuali sono simili a quelle di Napoli, Roma, Firenze e delle principali località italiane.
“Ecco il vero indicatore che marca la differenza tra gestioni professionali e non: solo gli host dotati delle opportune competenze e degli strumenti di lavoro più aggiornati sono nelle condizioni di mantenere gli immobili disponibili per lunghi periodi, e sono in grado di attrarre le prenotazioni di un gran numero di ospiti. Siamo in un mercato sempre più complesso che privilegia la qualità e l’efficienza nella gestione», afferma Francesco Zorgno, Presidente di CleanBnB Spa, società quotata in Borsa a Milano sul segmento EGM,
L’esperienza di CleanBnB ha individuato almeno due fattori che nell’ultimo periodo sono diventati determinanti per la scelta di un appartamento. «Contrariamente a quanto avveniva anche solo un anno fa, oggi l’approccio last minute è una tendenza in ascesa, con clienti pronti a prenotare all’ultimo momento per approfittare di tariffe più vantaggiose, e finestre di prenotazione sempre più ampie. In questo contesto, diventa cruciale per i gestori implementare una politica di prezzi dinamica, supportata anche da software professionali per adattare le tariffe in tempo reale in base alla domanda» spiega Zorgno. «Il fenomeno è lampante anche in questo momento, come dimostra il trend di prenotazione in occasione del Salone del Mobile di Milano. Ma c’è anche un altro parametro ormai fondamentale per la scelta di un alloggio ed è la flessibilità di rimborso. I viaggiatori scelgono un alloggio se hanno la sicurezza di poter disdire anche all’ultimo momento senza il pagamento di penali».
Con dati di questo tipo, risulta molto chiaro quanto una gestione non professionale, anche di pochi appartamenti in affitto breve, sia destinata a registrare un numero di soggiorni molto inferiore alle aspettative. L’indice di successo in questo mercato così concorrenziale non si misura più tanto in termini di tariffe, che sono appunto in fase di consolidamento, ma soprattutto attraverso il tasso di occupazione. Per mantenere e incrementare tale indice, gli investimenti in strumenti di “revenue management” devono essere mirati e costanti, la capacità di gestire le criticità deve essere rapida ed efficace, l’approccio con il cliente deve essere trasparente e immediato, pronto a rispondere tempestivamente e con efficacia ad ogni richiesta. Insomma, il mercato degli affitti brevi è cresciuto, è diventato “grande” e sta facendo da solo una importante selezione naturale.
Fonte : CleanBnB