Secondo una ricerca elaborata da JLL , nei primi 9 mesi dell’anno il settore dello student housing in Europa e UK ha registrato investimenti capital markets pari a 3,6 miliardi di euro. Questo mercato ha un grande potenziale anche in Italia, soprattutto a causa della mancanza di un’offerta adeguata e moderna e del continuo aumento del numero di studenti nazionali e internazionali.
Il settore risulta particolarmente attrattivo per operatori, investitori e sviluppatori nazionali e internazionali.
A fronte di un numero di studenti in forte crescita, l’attuale offerta di posti letto in Italia è ancora insufficiente, raggiungendo circa le 65.500 unità, di cui circa la metà nelle principali città universitarie. La maggior parte dei post letto disponibili (61%) fa parte di strutture regionali nell’ambito del DSU (Diritto allo Studio Universitario), mentre circa il 20% è gestito da operatori privati, il 12% direttamente dalle università e il restante 7% è costituito da alloggi per studenti pubblici e privati legalmente riconosciuti.
Questo significa un tasso di copertura (rapporto tra offerta esistente e domanda potenziale , che si attesta intorno al 4%.
I servizi di alta qualità offerti negli alloggi per studenti e nei campus di nuova costruzione creano un premium sui livelli di affitto che sono in costante crescita.
Si stima che l’offerta di alloggi per studenti nelle principali città italiane vedrà il completamento di oltre 23.600 posti letto entro il 2027. Milano (12.400) e Torino (3.300) aumenteranno la loro offerta più significativamente, seguite da Roma (2.300), Firenze (circa 2.300) e Pavia (507). Del totale in pipeline, il 32% è già in costruzione e più della metà è concentrata a Milano. Sommando la pipeline all’offerta ad oggi esistente, la disponibilità totale di alloggi per studenti nelle principali città, potrebbe ammontare quindi a oltre 60.000 posti letto entro il 2027, nell’ipotesi di un regolare completamento e di una gestione della pipeline che rispetti le tempistiche previste.
“Se confrontato con altre realtà europee, il mercato dello student housing italiano si trova ancora in una fase iniziale di sviluppo, presentando un livello di tasso di copertura del 3,8%, con Pavia a un estremo (8%) e all’altro Roma (2%) e Padova (3%)”commenta Antonio Fuoco, Head of Living Capital Markets di JLL Italia”. L’Italia, ha un rapporto tra domanda potenziale e disponibilità di posti letto per studenti tra i più bassi dell’area EMEA, se paragonato soprattutto a Paesi quali la Danimarca e il Regno Unito, prospettando significative opportunità di crescita degli investimenti”.
Fonte :JLL