Una edizione molto riuscita, questa di LIFE – Labour intensive Facility Event ad Urbino, l’ottava dal 2015 e la prima invece organizzata dalla Fondazione LIFE, che ha raccolto, come ogni anno, le più importanti imprese del comparto del Facility management e dei Servizi integrati in Italia.
Il tema scelto per il confronto tra imprese, Governo e stakeholder è stato “Le persone al centro del nuovo umanesimo industriale”. Con più di 80 relatori che si sono alternati tra esperti ed esponenti delle Istituzioni, insieme alla partecipazione di tante aziende della filiera.
«Abbiamo raccolto una sfida importante» ha affermato Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione LIFE, «immaginare un futuro di nuova consapevolezza per i servizi, una sfida che siamo stati in grado di costruire in questi anni, anche grazie alle riflessioni e alle reti nate con l’evento LIFE e con la Fondazione non a caso omonima. Con il Manifesto di Urbino, il nuovo Manifesto dei Servizi che delinea il futuro di questo settore, crediamo di ampliare l’orizzonte con cui la governance e tutto il mondo della produzione guardano al nostro settore. Alle prossime elezioni europee presenteremo a tutta la classe politica questo importante documento, perché è necessario che, a partire dal public procurement, vi sia un cambio di passo a livello di Consiglio europeo e nei vari Governi e Parlamenti nazionali, compreso quello italiano».
Un primo appuntamento importante che la Fondazione LIFE ha portato a compimento: «È stato importante raggiungere quest’obiettivo» dice il Direttore dell’evento LIFE nonché Vicepresidente della Fondazione LIFE, Paolo Valente, «perché è ancora un segnale di crescita che il nostro settore, nella sua interezza, dà alla governance e al mondo esterno. L’anno scorso abbiamo costituito la Fondazione, perché portasse continuità al lavoro fatto dall’evento, e già dopo dodici mesi abbiamo condiviso con imprese e stakeholder un nuovo Manifesto dei Servizi, il Manifesto di Urbino».
La giornata si è aperta con la masterclass organizzata da Confindustria Servizi HCFS, dal titolo ‘il nuovo codice dei contratti pubblici: i servizi’ in cui si sono alternati come docenti: Dario Simeoli, Consigliere di Stato, Massimiliano Brugnoletti, Brugnoletti&Associati, Giorgio Fraccastoro, Studio legale Fraccastoro, Pasquale Pantalone, Osservatorio contratti pubblici Green Bocconi.
A moderare i vari dibattiti, il giornalista Paolo Madron, direttore di Lettera 43, che ha subito introdotto il Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo, Giorgio Calcagnini. Un saluto è stato portato anche dal consigliere regionale delle Marche, Andrea Assenti, che si occupa di temi legati al settore del facility management e dei servizi Integrati. A seguire ci sono stati gli interventi relativi al ruolo di EFCI, ovvero dei facility services in Europa, con il membro del Board, Isabelle Porre-Poupin, e il Direttore di EFCI, Matteo Matarazzo. E poi una riflessione su tutto il mondo del Facility Management con una discussione sul nuovo Manifesto dei Servizi. A discuterne sul palco, moderati sempre da Madron, il presidente della Fondazione LIFE, anche presidente di Confindustria HCFS, Lorenzo Mattioli, insieme con i quattro vicepresidenti di HCFS, co-firmatari del Manifesto di Urbino: Matteo Benedetti, Presidente di ANID, Mauro Papalini, Vicepresidente di ANIP, Massimo Piacenti, Presidente di ANIR, Francesco Marrone, Presidente di Uniferr.
Poi l’intervento del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha sottolineato i passi in avanti fatti dalla Regione Marche, relativamente allo sviluppo economico anche alla luce delle difficoltà incontrate nel recente passato, dovute al contesto nazionale ed internazionale ma anche alle condizioni con cui la Regione stessa si è trovata a dover fare i conti.
A concludere la giornata, il dibattito su governance e potere, effettuato da Lorenzo Mattioli, insieme con il giornalista e editore, Luigi Bisignani, insieme anche al giornalista Paolo Madron.
Fonte : Fondazione LIFE