Si è svolta l’ 11 dicembre a Roma l’Assemblea Annuale dei Fondi Pensioni Negoziali di Assofondipensione. Il Presidente Michele Tronconi ha dichiarato che “Assofondipensione è nata per dare voce unitaria a tutti quei soggetti che, operando nel quadro delle relazioni industriali, si sono attivati e tuttora perseguono l’obiettivo dello sviluppo della previdenza integrativa. Dopo dieci anni possiamo dire di aver posto le premesse giuste per realizzare, anche nel nostro Paese, un sistema di Fondi Pensione moderno e adeguato alle esigenze dei lavoratori e delle imprese. Dobbiamo continuare il percorso già iniziato, apportando quei correttivi che possano meglio valorizzare un’esperienza che ha visto confrontarsi in modo non conflittuale tutte le Parti sociali. Ed è proprio questo tipo di percorso – ha continuato il Presidente Tronconi – che oggi è allo studio di Assofondipensione, che è e rimane soggetto di rappresentanza, nonché sede naturale di confronto tra le parti istitutive, ma che può diventare promotore dell’aggregazione dei Fondi pensione interessati alla costruzione di servizi consortili. E’ una sfida per tutti, che ci viene imposta in un momento storico che stiamo vivendo; se l’economia del Paese non riuscisse a riprendersi, non sarebbe a rischio solo l’accumulazione in termini di stock di capitale, che favorisce, per altro, l’incremento delle produttività totale dei fattori, ma sarebbe a rischio anche l’accumulazione del risparmio previdenziale. Perché la popolazione attiva finirebbe sottoposta a un maggior rischi di perdere il lavoro, o di lavorare per periodi intermittenti, automaticamente riducendo la contribuzione volontaria ai Fondi Pensione”.
“La previdenza complementare può – ha continuato il Presidente Tronconi – dare i suoi frutti non solo se accompagnata da una adeguata politica di investimento imperniata sul raggiungimento di idonei rendimenti a fronte di rischi minimizzati, ma anche se sostenuta da continuità contributiva e quindi dalla certezza dei flussi nel tempo, sia sul fronte degli investimenti in fase di accumulo, che su quello dell’erogazione delle rendite ai suoi sottoscrittori in fase di maturazione della prestazione. Le due cose sono strettamente correlate dunque: il risparmio previdenziale deve tornare all’economia reale per innescare un circolo virtuoso, che possa portare vantaggi a tutti. In conclusione, anziché spegnere le nostre dieci candeline, facciamo in modo, tutti assieme, che possano trasformarsi in fuochi d’artificio; per dare nuova luce al nostro presente, senza gettare ombre sul nostro futuro”.
Sulla scia delle istanze presentate da Assofondipensioni e a margine dell’iniziativa Paolo Crisafi, DG di Assoimmobiliare, ha dichiarato : “Va ricordata l’importanza di una riforma del regime fiscale dei Fondi immobiliari che agevoli l’investimento in questo settore, anche da parte degli Enti di Previdenza; si ricorda, inoltre, l’importanza di promuovere e incentivare la costituzione di nuove società quotate candidate a diventare Siiq (Società di Investimento Immobiliare Quotate) e che tale azione dovrebbe essere perseguita, in particolare, nei confronti dei grandi soggetti istituzionali che possiedono ingenti portafogli immobiliari, come, tra gli altri, i fondi pensione. All’estero tali strumenti hanno contribuito a dare vita a un nuovo settore finanziario che ha arricchito in misura rilevante anche il listino di borsa. In linea con quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta alla Camera oggi – ha proseguito Crisafi – sono necessari interventi programmatici per una politica industriale di settore seppure in un contesto di emergenza e non più ‘interventi singoli per arginarla”.
Fonte : Nota di Stampa di Assoimmobiliare