Gardant, operatore leader di mercato in Italia nel settore del credit management, e Luiss School of Law, la scuola superiore di diritto dell’Università Luiss Guido Carli,hanno presentato durante la seconda edizione de “Gli Stati Generali degli NPE: proposte per la gestione delle crisi d’impresa”, tenutosi il 10 maggio a Roma, presso il Campus dell’Università, le prime risultanze dell’Osservatorio del mercato delle Non Performing Exposure.
Al convegno hanno preso parte Antonio Nuzzo (Dean, Luiss School of Law) e Flavio Valeri (Presidente, Gruppo Gardant), Marco Osnato (Presidente della Commissione VI Finanze della Camera), Mirko Briozzo (CEO, Gruppo Gardant), con una presentazione su “Il mercato italiano degli NPE: quale evoluzione?”, e Vincenzo De Sensi (Direttore del corso Gestione degli NPE, Luiss School of Law), con un intervento su “Proposte e risultanze legate al Codice della Crisi e dell’Insolvenza”. Il convegno si è quindi concluso con una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato Gianluca Aloia (Titolare della Divisione Liquidazioni dell’Unità di Risoluzione e Gestione delle Crisi, Banca d’Italia), Paolo Ciocca (Professor of Practice, Luiss School of Law), Guido Lombardo (CEO, Gardant Investor SGR), Annarita Sofia (Area Affari Legislativi, Confindustria) e Teresio Testa (Chief Lending Officer, Banco BPM).
“Abbiamo voluto fortemente l’Osservatorio – spiega Flavio Valeri, Presidente di Gardant – come strumento in grado di raccogliere dati e soprattutto estrapolare evidenze sul mercato del credito in Italia, che oggi, come avevamo già raccontato l’anno scorso, rappresenta una vera e propria asset class. Ancora più importante, l’Osservatorio rappresenta una piattaforma dedicata a riunire attorno allo stesso tavolo Istituzioni, tecnici e mercato che ogni giorno si confrontano con un settore che oggi è profondamente complementare a quello bancario e che, per dimensioni, rappresenta un elemento fondamentale per il sistema economico del Paese.”
Secondo quanto emerso, il mercato degli NPE, che ad oggi vale oltre 350 miliardi di Euro (di cui oltre 260 sul mercato secondario), va inserito nel sistema generale di disciplina delle attività economiche – dove i crediti oggi rappresentano di fatto una nuova asset class – e integrato operativamente con il codice della crisi, così da ridurre l’accumulo di sofferenze in futuro e garantire la stabilità del sistema. Obiettivi per cui saranno fondamentali la sostenibilità delle cartolarizzazioni e l’ulteriore espansione del mercato secondario. In conseguenza, gli operatori del credit management dovranno sempre più specializzarsi con attività a maggiore valore aggiunto, oltre le attività di gestione e recupero.
“La gestione degli Npe – ha sottolineato Antonio Nuzzo Direttore della Luiss School of Law – genera un articolato sistema di operatori e attività di particolare rilevanza alla luce dell’esigenza di tutela della stabilità bancaria e di corretta allocazione del finanziamento alle imprese. In questo sistema è evidentemente centrale la definizione di un adeguato assetto normativo e regolamentare, anzitutto in ragione del prossimo recepimento della Direttiva Npe.”
Fonte : Nota congiunta