Gruppo Carron,  nel 2022 produzione a 300 milioni di euro

Con un utile netto del bilancio consolidato salito da 9 milioni e 800 mila euro a 11 milioni di euro, una dimensione produttiva pari a 300 milioni di euro (250 nel 2021), un Ebitda a 19,50 milioni di euro (+15% rispetto al 2021) e un Ebit pari a 18 milioni (vs 14 + 30%) il Gruppo Carron registra una chiusura d’esercizio 2022 positiva confermandosi un punto di riferimento nazionale per il mercato dell’edilizia, del restauro e delle grandi opere infrastrutturali. 

Non possiamo che essere soddisfatti e molto orgogliosi del risultato ottenuto nel 2022, un anno che doveva segnare la rinascita dopo la crisi pandemica e che invece ci ha visto coinvolti nelle conseguenze di un’imprevista crisi internazionale costringendoci a rivedere costantemente le previsioni e a fare i conti con aumenti dei prezzi folli e indisponibilità di materie prime essenziali alle nostre produzioni e alla sopravvivenza della nostra filiera. Un’altra tempesta perfetta che però abbiamo superato. Il grazie va a tutta l’azienda che ha dimostrato ancora una volta tenacia, prontezza d’azione, capacità decisionale, efficienza” commenta Marta Carron, vicepresidente del Gruppo soffermandosi sull’andamento del mercato e sulle previsioni in corso. “Nel 2022 gli investimenti nel settore delle costruzioni hanno confermato la dinamica positiva in atto dal 2021. Una crescita (+12,4% la stima Istat per i livelli produttivi del settore) che risulta trainata, in particolare, dalla manutenzione straordinaria abitativa (+22% rispetto al 2021), sostenuta dagli incentivi per la ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio abitativo a cui si aggiunge una stima positiva, anche se più contenuta, delle opere pubbliche (+4% su base annua). A fronte di questo scenario, le attese sono buone. Puntiamo ad una crescita del fatturato con una ricerca sempre più “ossessiva” di miglioramento della redditività di ogni commessa. Confermiamo che per noi la strategia migliore, che ci permette di ottenere risultati soddisfacenti, è la diversificazione: real estate, general contractor e appalti pubblici”.

I PROGETTI PORTATI A TERMINE E LE NUOVE COMMESSE

Il 2022 ha visto il completamento dei seguenti progetti:

– in Veneto: il primo lotto del polo sanitario di Treviso, Cittadella della salute;

– in Lombardia: le torri di Bresso per Zambon farmaceutica, e la ristrutturazione di vari edifici a Milano per primari fondi di investimento;

– in Piemonte: due Rsa (Lingottino) per un totale di piu di 300 camere;

– in Trentino Alto Adige: impianto di depurazione TRENTO 3;

– nel Lazio, e in particolare a Roma, il Gruppo ha consegnato il nuovo Bulgari Hotel & Resort, edificio di proprietà di Edizione Property che verrà inaugurato il prossimo 9 giugno e si è aggiudicato l’opera di riqualificazione delle Torri dell’Eur, complesso edilizio di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti che ha come committente Alfiere Spa per un totale di 100 milioni di euro.

Prosegue, come Carron Bau, la costruzione della galleria Kuchelberg di Merano e nelle Marche la costruzione dell’ospedale civile di Fermo.

Tra le nuove commesse al via nel 2023 l’ampliamento di Bulgari Gioielli a Valenza.

Sempre nel 2023, nel secondo semestre, è prevista l’inaugurazione di “OLM – NATURE ESCAPE” l’innovativo e straordinario progetto altoatesino che vede il gruppo, tramite Carron Bau, impegnato sia nella costruzione che nella gestione di un un nuovo modello di ospitalità completamente autosostenibile, edificio “carbon free” che sorgerà nel cuore dell’Alto Adige, a Campo Tures BZ. “l’edificio si rifornirà di energia grazie ad un sistema geotermico esteso su 8 mila mq e 3 mila mq di pannelli fotovoltaici”, spiega il presidente Diego Carron confermando l’unicità dell’operazione e la strategia di diversificazione del Gruppo.

Nelle  immagini,  i  cinque Fratelli  Carron e  la  sede  della  Società

Fonte : Company