Apre Bologna Camplus Valverde, la nuova residenza universitaria dedicata a Don Tonino Bello dichiarato venerabile da Papa Francesco che ne ha riconosciuto le virtù eroiche, di proprietà della Curia ed ex struttura per sacerdoti, lavoratori e studenti, sarà gestita da Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia, che gestisce circa 11 mila posti letto in 15 città italiane e in Spagna.
La struttura Camplus Valverde aprirà nel quartiere Santo Stefano in via Valverde 14 immersa tra i colli bolognesi e fiancheggiata dalla meravigliosa Villa Ghigi. Un investimento complessivo di 3,3 milioni di euro, di cui 2,1 milioni finanziati dalla legge 338, pensata ad hoc per le residenze universitarie, e 1,2 milioni di investimento diretto messi in campo da Camplus.
Sono 52 le camere (26 singole e 26 doppie) che potranno ospitare 78 studenti. Inoltre, all’interno della residenza, sono presenti sale riunioni, conferenze, stanze ricreative, comode e luminose aule studio, una lavanderia. Questi spazi sono gli elementi distintivi dell’offerta Camplus perché permettono di offrire agli studenti occasioni di relazione tra di loro, momenti di svago e incontro con ospiti e formatori.
Tutti residenti hanno a disposizione la formula all-inclusive, che comprende l’utilizzo di tutti i servizi della struttura, riscaldamento, sistema di raffrescamento, utenze e Wi-Fi, con prezzi che variano in base alla tipologia di camera scelta e del periodo di permanenza.
La nuova struttura di via Valverde va ad aggiungersi ai 3 Collegi di merito, 5 residenze e 200 appartamenti gestiti da Camplus a Bologna. Un’offerta di residenzialità pensata per tutte le esigenze e in grado di coniugare l’esperienza di community, garantita dalla presenza in struttura di uno staff di direzione, con la flessibilità della vita in appartamento, per dare alloggio a oltre 2mila ragazzi in città.
La storia della Residenza
La Residenza ha avuto le sue origini all’interno della Onarmo (Opera Nazionale di Assistenza Religiosa e Morale agli Operai), fondata dal Don Ferdinando Baldelli, che nel 1936 proprio in via Valverde vi portò la sede bolognese, ristrutturando nel 1950 la proprietà di un privato e dedicandola a San Francesco e Saverio Mamolo, e costruendovi anche la chiesa annessa. Cooperando assieme a Filippo Cremonini, che fondò il gruppo dei buoni fanciulli studenti piccoli, i ragazzi vennero accolti anche in questa struttura per iniziare un percorso di seminario. Successivamente furono Don Giulio Salmi e Don Angelo Magagnoli a gestire l’immobile che ordinò circa 60 preti, tra cui Don Tonino Bello, dal 1953 al 1957. Nel 1965 fu istituito anche un centro studi e nel 1973 divenne un ambiente di sola formazione per pastorale del lavoro, iniziando a ospitare gli studenti. Nel 1986 il Cardinale Biffi lo nominò Istituto Santa Cristina per la pastorale del Lavoro (con suo statuto e avrebbe curato chi avesse vocazione sacerdotale, gli studenti e i lavoratori). Lo stabile diventò di proprietà della Curia nel 2019, successivamente Camplus ne ha ottenuto la gestione e ha dato il via ai lavori di ristrutturazione.
Fonte : Company