Nel 2022, Engel & Völkers Italia ha aumentato i propri ricavi da commissioni del 10% rispetto al 2021, raggiungendo un fatturato di circa 75 milioni di euro. Il valore degli immobili venduti dal Gruppo in Italia si aggira intorno a 1.1 miliardi di euro. I dati dimostrano che, nonostante le grandi sfide poste dall’attuale crisi economica e politica, Il Gruppo continua a crescere in maniera significativa.
“La situazione macroeconomica e le ripercussioni a livello globale, come la scarsità di materie prime, la crisi energetica e l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse sui mutui, hanno portato ad un clima di incertezza che ha inciso anche in alcuni dei nostri mercati globali”, ha dichiarato Tomaso Aguzzi amministratore delegato di Engel & Völkers Italia. “Tuttavia, l’immobiliare viene ancora considerato in Italia come un bene rifugio per gli investitori, ed infatti il nostro Paese ha risentito meno, a oggi, di questi impatti. In particolare, nel segmento premium, gli immobili sono visti come un investimento ancora sicuro e un mezzo affidabile attraverso il quale è possibile proteggere il proprio patrimonio a lungo termine”.
La crescita di Engel & Völkers Italia sul territorio
Engel & Völkers conta a oggi circa 1.000 collaboratori in Italia e oltre 85 sedi. Lo scorso anno, in particolare, sono state aperte una decina di nuove sedi e hanno iniziato a lavorare per il marchio oltre un centinaio di nuovi dipendenti. “Per il 2023 abbiamo definito importanti investimenti nel nostro Paese, dove prevediamo di aprire ulteriori 14 sedi tra shop in franchising ed investimenti diretti sui territori di Bologna e Roma con un aumento significativo del nostro organico”, ha aggiunto Aguzzi.
Il segmento di fascia medio-alta rimane più stabile, si prevede una riduzione del numero di transazioni, in particolare nel mercato di fascia medio-basso.
Nel 2022, Engel & Völkers Italia ha registrato un crescente flusso di domanda. L’aumento dei tassi d’interesse, dunque, non ha causato significative variazioni da questo punto di vista, in quanto la maggior parte dei clienti sceglie di non contrarre alcun prestito per finanziare le proprie transazioni e le compravendite vengono fatte per lo più attraverso il proprio capitale privato. In alcuni casi è riscontrabile una maggiore trattabilità dei prezzi, che si traduce in tempi di commercializzazione più lunghi. Nel segmento premium di fascia medio-alta non si segnalano cali dei prezzi.
Recentemente, a causa delle difficoltà che gli acquirenti hanno riscontrato nella richiesta di finanziamenti, si è invece assistito a una riduzione della domanda nel segmento medio-basso. Le banche restano caute nelle valutazioni degli immobili per via dei requisiti stringenti sull’affidabilità creditizia dei mutuatari. Si aggiunge a ciò l’aumento dei tassi di interesse, che rende l’acquisto di una casa sempre più complicato per un numero crescente di persone.
“In considerazione di questo scenario, per i prossimi mesi, sarà ancora più importante fornire ai clienti proprietari e acquirenti un servizio e una consulenza di alto livello per poterli orientare in un contesto complesso ma, proprio per questo, ancora in molti ambiti sicuramente attrattivo. In particolare se guardiamo agli investitori stranieri, gli stessi troveranno un mercato ancora potenzialmente in grado di generare valore”, ha concluso Aguzzi.
Fonte : Engel & Völkers Italia.