Carron Spa, holding del Gruppo a cui fa riferimento Carron Bau, annuncia l’avvio di una nuova operazione che darà alla luce un unicum nel panorama dell’hotellerie italiano. Un edificio “carbon free” che conferma l’impegno alla sostenibilità di cui l’azienda è portavoce da sempre.
Sorgerà nel cuore dell’Alto Adige, nei dintorni di Campo Tures (Bolzano), e si chiamerà OLM Nature Escape riprendendo un termine (OLM) che nel dialetto altoatesino significa “malga” e “pascolo alpino” ma che contestualmente può significare “sempre” e riportare al concetto di “infinità del tempo”. Ed è proprio all’idea del ciclo infinito, senza confini spigolosi e vincoli di tempo, che l’intero progetto architettonico fa riferimento.
L’hotel offrirà un nuovo modello di ospitalità con 42 unità di cui 25 con spa private e una serie di servizi integrati, in primis quello della ristorazione d’autore del territorio, messi a disposizione della clientela secondo un format on demand al fine di garantire in modo calibrato e discreto la soddisfazione di ogni esigenza e il mantenimento degli standard qualitativi più alti.
L’architettura, curata dallo studio Andreas Gruber Architects, conquisterà fin dal primo sguardo: essa, infatti, si fonderà armoniosamente con il paesaggio dando vita ad un esclusivo edificio circolare, di soli due piani e aperto su un lato. Il cortile che nascerà all’interno così come gli estesi prati che abbracceranno la costruzione sarà progettato in modo tale da ricreare uno spazio più naturale possibile anche grazie ad un frutteto e ad un ampio utilizzo della vegetazione locale. Non solo. A rendere il luogo ancora più magico sarà un corso d’acqua (attualmente convogliato) che verrà riportato alla luce e valorizzato come elemento paesaggistico.
L’innovazione distinguerà quindi il format, il progetto architettonico e l’impronta energetica confermando l’impegno “green” del Gruppo guidato dai fratelli Carron che quest’anno ha realizzato il primo report di sostenibilità (in collaborazione con eAmbiente). L’edificio “carbon free” sarà infatti votato alla sostenibilità rifornendosi di energia grazie ad un sistema geotermico esteso su 8.000 mq e 3.000 mq di pannelli fotovoltaici.
A tale proposito, confermando l’ esempio di progettualità sostenibile per il progetto il cui valore d’investimento è pari a 12 milioni di euro, UniCredit ha sottoscritto una prima tranche – pari a 3 milioni di euro – di un Minibond Green. L’operazione, della durata di 60 mesi e verificata da Cerved, costituisce una delle prime sottoscrizioni di un’emissione green effettuata dall’Istituto ed è la prima sottoscrizione in due tranche di un minibond green realizzata dalla banca in Italia. La seconda tranche di ulteriori 2 milioni di euro sarà sottoscritta, sempre da UniCredit, nel 2023 coerentemente con l’avanzamento del progetto.
La fine dei lavori è prevista per la stagione invernale 2023.
Fonte : Carron