Un piano per l’ammodernamento strutturale e tecnologico della sede, la ridefinizione funzionale degli spazi e la creazione di nuove opere al fine di contribuire alla competitività dell’Ateneo.Questi i principali obiettivi dei quattro finanziamenti da complessivi 42,2 milioni di euro concessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) all’Università degli Studi di Milano-Bicocca per la riqualificazione e lo sviluppo della realtà accademica lombarda.
L’operazione si articola in due parti. La prima è rappresentata da due linee di credito, per un ammontare di oltre 31,4 milioni, che contribuiranno alla realizzazione di un campus più sostenibile, interattivo, inclusivo e flessibile destinato a una comunità in crescita che attualmente si compone di oltre 40.000 persone tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Il progetto prevede interventi di efficientamento energetico, con l’installazione di pannelli fotovoltaici, e di ammodernamento tecnologico per gli spazi dedicati agli studenti, che avranno a disposizione nuove aule e sale studio. Inoltre, per favorire la mobilità dolce, il campus verrà dotato di velostazioni per le biciclette attrezzate con spogliatoi e docce.
Le risorse messe a disposizione da CDP, inoltre, sono destinate a sostenere nuovi interventi di natura edile, strutturale ed impiantistica volti alla realizzazione di tre laboratori ad alto impatto tecnologico e scientifico presso i Dipartimenti di Eccellenza[1] di Scienze dell’ambiente e della terra, di Scienza dei materiali e di Biotecnologie e bioscienze.
In secondo luogo, CDP concede due finanziamenti del valore complessivo di 10,8 milioni che contribuiranno al completamento e alla riorganizzazione delle residenze universitarie ‘Demostene’, ‘I Sirenei’ e ‘Casa Marmont – Modena’ con la creazione di nuovi posti letto e il miglioramento della fruibilità degli spazi per gli utenti diversamente abili.
L’obiettivo comune dei diversi finanziamenti è quello di dare un forte impulso alla riqualificazione sostenibile del territorio, contribuendo ad alimentare l’attrattività e la competitività di una tra le più importanti università italiane.
L’operazione segue le priorità di intervento individuate dalle Linee Guida Strategiche relative alle Infrastrutture Sociali come previsto dal Piano 2022-2024 di CDP, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sia delle infrastrutture dell’istruzione sia dello student housing per generare un impatto sociale e ambientale positivo.
COME FUNZIONA
Le due linee di credito aperte con l’Università[2],rispettivamente con durata complessiva di venti e trenta anni, con preammortamento a tasso variabile ed ammortamento a tasso fisso, rientrano nelle operazioni avviate da CDP nell’ambito del più ampio programma da 1,4 miliardi promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) attraverso il Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche. In linea generale, il MUR può finanziare fino al 60% delle risorse necessarie per realizzare i progetti presentati dalle Istituzioni universitarie statali e CDP può co-finanziare la restante parte per sostenerne le attività di riqualificazione.
In riferimento a questa operazione, con l’obiettivo di procedere in breve tempo alla realizzazione delle opere, Cassa Depositi e Prestiti ha co-finanziato il progetto (che ha un valore complessivo di oltre 70 milioni) per 31,4 milioni a cui si aggiungeranno le risorse del MUR, al termine dell’iter di selezione del Ministero in corso.
Gli altri due finanziamenti[3], rispettivamente con durata complessiva di venti e trenta anni, con preammortamento a tasso variabile ed ammortamento a tasso fisso, dell’importo di 10,8 milioniin totale, sono invece destinati al completamento dei lavori e alla riorganizzazione delle residenze universitarie.
Tali operazioni confermano il ruolo di CDP come finanziatore di lungo periodo al fianco degli enti pubblici.
Fonte : Nota congiunta
[1] Dipartimenti destinatari di un finanziamento competitivo assegnato dal MUR ai migliori 180 dipartimenti italiani
[2] Le operazioni rientrano all’interno dell’operatività regolata dal DM 1274 e sono state possibili grazie alla modifica della circolare n.1274 del 24 luglio 2009 relativamente alle possibilità di riduzione del finanziamento per le Università, in seguito al decreto MUR
[3] Proposti dall’Università al cofinanziamento MUR a valere sulle risorse di cui al DM 1257
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