Fiabci Italia , nella persona del Presidente Giancarlo Bracco, ha inviato al Presidente del Consiglio e ai principali Membri del nostro Governo una “Lettera Aperta” sul tema delle nuove normative Golden Visa quali strumenti per aprirsi ai mercati internazionali, rilanciare il real estate e la ripresa socioeconomica del Paese.
«L’obiettivo è quello di portare una testimonianza e proposta concreta, forte della conoscenza che Fiabci ha dei contesti internazionali, che spinga il Governo ad agire prontamente per incentivare gli investimenti stranieri nel Real Estate italiano. Normative come il “Golden Visa”, già promulgate in Paesi quali Inghilterra, USA con EB5, Spagna, Portogallo, Paesi Balcanici, rappresentano un volano per rilanciare il mercato immobiliare, alla luce delle eccellenze e delle potenzialità del nostro Paese» spiega una Nota di Fiabci. «È importante comprendere che parlando di Golden Visa non parliamo solo di investitori istituzionali, ma di migliaia di famiglie che, spinte dalla diffusione dei nuovi strumenti di informazione e comunicazione globale, quali internet e la tv satellitare, che permettono un confronto fra le condizioni e gli stili di vita, si trasferiscono in Occidente per assicurarsi, da subito, un benessere e una qualità della vita superiori. Questi nuovi investitori sono oggi più che mai sensibili alla professionalità e al gusto legato al sistema Italia nel suo complesso. Il nostro Made in Italy, fatto di tutto quel mondo di piccole aziende e realtà sinonimo di eccellenza, è riconosciuto oggi come il terzo brand a livello mondiale e rappresenta un patrimonio insostituibile, vero e proprio propulsore per un nuovo rinascimento. Questi sono solo i primi passi di una campagna di più ampio respiro mirata a sensibilizzare il mondo politico e le istituzioni, affinché agiscano concretamente, per cogliere le opportunità legate a questi potenziali investitori internazionali».
Ecco il testo completo della Lettera Aperta :
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
Signori Ministri,
Onorevoli Capigruppo,
Vi scrivo in qualità di cittadino italiano che da oltre 40 anni opera nel settore immobiliare internazionale , nonché in qualità di Presidente di FIABCI ITALIA, capitolo italiano della Federazione internazionale delle professioni immobiliari, attiva in oltre 60 Paesi nel mondo.
Grazie anche al prestigioso ruolo di “Special Consultative” presso le Nazioni Unite, FIABCI è osservatorio privilegiato e prezioso mezzo di conoscenza dei nuovi mercati, delle innovazioni e dei cambiamenti socio-economici e culturali in atto a livello globale.
L’obiettivo della presente è dare un contributo che evidenzi come l’Italia oggi corra il rischio di rimanere esclusa dal processo di crescita, perché priva di quelle politiche legislative che in Paesi quali Inghilterra, USA, Spagna, Portogallo, Paesi Baltici ecc. hanno favorito lo sviluppo attraverso l’ingresso di nuovi capitali dall’estero.
La diffusione di nuovi strumenti di informazione e comunicazione globale, che permettono un confronto fra le condizioni e gli stili di vita, fa sì che centinaia di migliaia di famiglie benestanti provenienti dai Paesi emergenti, da oltre dieci anni, guardino all’Occidente come contesto d’elezione in grado di assicurare benessere e qualità della vita alla propria famiglia.
L’Italia è, secondo le statistiche, ai primi posti nella lista di gradimento dei paesi preferiti da questa tipologia di investitori, i quali non sono unicamente grandi società o realtà istituzionali, ma famiglie che, investendo nell’acquisto di immobili, producono un grande beneficio per tutto il territorio.
Ogni unità immobiliare, infatti, non è un’entità a sé stante, ma interagisce con il contesto in cui si trova, creando indotto economico per tutte le attività produttive che vi insistono, arrivando a ridisegnare il tessuto sociale e urbano con un miglioramento globale della città: una sorta di “rivoluzione permanente” dell’urbanistica.
L’Italia è considerata un vero e proprio “tesoro” d’Europa, il più diffuso e importante brand globale legato al “well being” e alla “quality of life” ma, a causa della mancanza di un’offerta adeguata e delle garanzie che altri Paesi offrono in materia di agevolazioni fiscali e concessione di diritti di residenza e di cittadinanza agli stranieri benestanti, non è attualmente in grado di cogliere appieno i benefici di questo fenomeno che vede l’investimento immobiliare residenziale urbano e turistico come pronto volano per lo sviluppo economico.
L’invito che rivolgiamo al Governo e al Parlamento è di adottare con la massima urgenza nuove misure normative che, sul modello della recente legge spagnola, del Golden Visa portoghese, degli EB5 statunitensi ecc., facilitino e incentivino l’ingresso subitaneo in Italia di queste risorse, non solo economiche, che rappresentano un stimolo immediato per un cambiamento positivo del clima sociale, culturale ed economico del Paese, in un’ottica di nuovo rinascimento.
Con ossequi,
Giancarlo Bracco