Fondazione Sant’Orsola raddoppia Casa Emilia. La struttura (aperta il primo settembre 2021 per accogliere pazienti che arrivano da fuori regione, insieme ai propri cari, per essere curati al Policlinico) passa da 11 a 23 appartamenti. “È una scelta molto impegnativa – spiega il presidente Giacomo Faldella – ma necessaria sia per dare una risposta a una domanda in aumento sia per far crescere ancora un’esperienza che durante il primo anno ha manifestato il proprio valore al di là di ogni nostra aspettativa”.
Casa Emilia aveva aperto i battenti il primo settembre 2021, in via Emilia Levante, subito prima della ferrovia. Qui Fondazione Sant’Orsola aveva preso in affitto un intero piano – il quarto – di uno studentato gestito da Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia, che gestisce attualmente 9.000 posti letto in tutto il Paese e in Spagna. La struttura offre 10 appartamenti, da 3 a 5 posti letto, ognuno con bagno e cucina autonomi, a cui si aggiungono uno spazio comune per stare con le altre famiglie e una grande terrazza, un ulteriore spazio da abitare insieme, con piante, divanetti e un piccolo orto a disposizione di tutti gli ospiti. Ogni giorno la casa è animata dalla presenza dei volontari, sempre a disposizione per ogni necessità.
“L’esperienza di Casa Emilia inserisce un altro tassello in questo nostro viaggio. – commenta Maurizio Carvelli, CEO e Founder di Camplus – Una esperienza per noi nuova, intensa e che va affrontata con una passione per le persone vera e sincera. Dopo tanti anni di lavoro nel mondo dell’ospitalità, stiamo toccando con mano il significato e il senso più profondo di che cosa significhi questa parola, stiamo riscoprendo il vero valore dell’accoglienza. Ringrazio quindi Fondazione Sant’Orsola per averci scelto come compagni di viaggio in questo percorso, perché pensando a tutti gli ospiti che sono stati con noi quest’anno possiamo dire che è stata una piacevole scoperta vedere che si sono sentiti “a casa” lontani dai loro cari, dalle loro case, in un momento difficile e particolare della loro vita”.
Casa Emilia ospita in modo completamente gratuito i pazienti di fuori regione che, con o senza famigliari o accompagnatori, devono rimanere a Bologna
– per le visite e gli esami pre-ricovero,
– durante terapie oncologiche o altre terapie che non richiedano la degenza in ospedale,
– per i controlli e le visite post-intervento chirurgico o trapianto.
La durata del soggiorno può variare da pochi giorni a diversi mesi, in base alle esigenze di cura di ognuno.
Fonte : Nota congiunta