Sono stati consegnati oggi a Rovereto, in località Lizzanella, 68 nuovi appartamenti messi a disposizione delle famiglie del territorio dal Fondo Housing Sociale Trentino, gestito da Finint Investments SGR, nel nuovo condominio “ex Marangoni”.
Alla cerimonia sono intervenuti l’Assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, il Sindaco di Rovereto Francesco Valduga, il Commissario della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi, Filippo Catena Responsabile “Fondi Abitare Sostenibile” di CDP Immobiliare SGR (CDPI SGR), società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Sara Paganin Fund Manager – Head of Social Housing di Finint Investments SGR e Antonella Rovri, dirigente del Servizio politiche della casa della Provincia autonoma di Trento.
Si tratta della ventunesima iniziativa del Fondo Housing Sociale Trentino, promosso dalla Provincia Autonoma di Trento e che vede CDP come sottoscrittore di riferimento attraverso il proprio Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), gestito dalla controllata CDPI SGR. Il Fondo ha messo a disposizione complessivamente quasi 500 nuovi appartamenti sociali destinati alle famiglie del territorio trentino che non hanno la possibilità di accedere all’affitto a condizioni di mercato, ma allo stesso tempo non possiedono i requisiti per accedere all’edilizia pubblica popolare.
L’area, che un tempo ospitava il sito produttivo della ex Marangoni Meccanica, è parte di un importante intervento di rigenerazione urbana ed è stata trasformata in un nuovo quartiere sostenibile e all’avanguardia. Inoltre, la demolizione del vecchio comparto industriale e la bonifica dell’intero terreno hanno reso possibile ricongiungere due zone della città che sino ad ora erano divise. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di un ampio parco pubblico, in questo modo il nuovo complesso consentirà di creare uno spazio di relazione in una zona precedentemente degradata.
I 68 alloggi sono distribuiti su due nuove palazzine in legno, rispettivamente di cinque e nove piani fuori terra (la palazzina di nove piani è tra gli edifici in legno più alti d’Italia), realizzate in classe energetica A+ e secondo i più alti criteri di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alla qualità realizzativa degli immobili e all’adozione di nuove tecniche costruttive.
L’utilizzo del legno degli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia in val di Fiemme e in Primiero rende inoltre il progetto coerente con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 che lo hanno animato: in particolare il 9 (“Imprese, innovazione e infrastrutture”), il 10 (“Ridurre le disuguaglianze”), l’11 (“Città e comunità sostenibili”) e il 12 (“Consumo e produzione responsabili”).
Va sottolineato che gli edifici sono stati costruiti utilizzando soluzioni innovative in grado di migliorare la qualità abitativa sia dal punto di vista ambientale – con l’inserimento di orti urbani, compostiere domestiche, spazi per la ricarica dei veicoli elettrici – sia dal punto di vista sociale – con la nascita di quella che sarà la biblioteca degli oggetti, il bookcrossing e uno spazio per lo smart working – senza tralasciare la sicurezza, con un sistema elettronico di gestione degli accessi.
Nel nuovo condominio “ex Marangoni” gli appartamenti hanno diverse metrature: dai 55 mq ad alloggi più ampi di oltre 100 mq, per rispondere alle esigenze dei diversi tipi di utenti – dalle famiglie più piccole a quelle più numerose – e sono tutti dotati di box auto interrato di pertinenza. Ad oggi sono stati assegnati tutti i 68 alloggi disponibili: la Comunità della Vallagarina ha curato l’emanazione del bando e la redazione della graduatoria per la selezione degli inquilini, tra i soggetti aventi i requisiti previsti dalla legge provinciale 7 novembre 2005. Successivamente, la Comunità della Vallagarina e Coopcasa, gestore socio-immobiliare del Fondo, hanno accompagnato le famiglie assegnatarie nella scelta degli alloggi, fornendo tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche tecniche e sulla conduzione dell’immobile.
Fonte : Nota congiunta