Il Gruppo Carron chiude il 2021 con un utile netto del bilancio consolidato pari a 9 milioni e 800 mila euro, con un aumento del +10% rispetto all’anno precedente. Cresce anche il portafoglio lavori che registra 835 milioni di euro (nel 2020 erano 826) che segna l’acquisizione di nove nuove commesse su tutto il territorio nazionale.
L’azienda di San Zenone fondata dal Cav. Angelo Carron nel 1963 che oggi vede impegnata tutta la seconda generazione continua a crescere e a confermarsi un interlocutore esclusivo per l’intero mercato italiano dell’edilizia e del restauro.
A ribadirlo sono i numeri, più che positivi, con cui è stato accolto il nuovo anno: confermata la dimensione produttiva a 250 milioni di euro, l’Ebitda sale a 16,5 milioni di euro (+6% rispetto al 2020), l’Ebit a 14,7 milioni di euro (+13% rispetto al 2020).
“Non possiamo che essere soddisfatti della chiusura dell’esercizio 2021: un risultato ottimo raggiunto grazie all’impegno, al sacrificio e alla tenacia di tutta l’Azienda, a cui va il nostro ringraziamento” commenta Marta Carron, vicepresidente del Gruppo spiegando come il grande entusiasmo si sia però affievolito nei primi mesi dell’anno nuovo. “Considerando il portafoglio lavori e le nuove commesse acquisite, anche le previsioni per il 2022 erano assolutamente rosee. Purtroppo, fattori esterni come il folle aumento dei prezzi delle materie prime (parliamo del +30-35% su progetti peraltro già messi a budget), e l’enorme difficoltà nel reperirle secondo i tempi previsti, stanno di fatto obbligandoci a rivedere quanto pianificato. Il problema maggiore, per il nostro settore così come per tutti i comparti industriali caratterizzati da una lunghissima filiera, è l’incertezza in cui stiamo nuovamente operando e che auspichiamo venga in qualche modo interrotta”.
Il Gruppo Carron si distingue per la capacità di diversificazione che gli permette di muoversi con estrema efficacia sia nell’ambito pubblico, intervenendo nei grandi progetti civili e infrastrutturali, sia in quello privato come sviluppatore e promotore delle più importanti iniziative immobiliari.
Il 2021 ha visto il completamento di molteplici commesse. Partendo dal Veneto, il Gruppo ha concluso la costruzione del polo H Campus a Roncade (H Farm) e l’importante opera di restauro di Palazzo Roccabonella a Padova; in Trentino-Alto Adige ha completato gli alloggi di Via Resia a Bolzano e la Casa di Cura S. Josef a Merano. Ha completato la costruzione di due RSA, una per non autosufficienti (200 posti) a Torino, e una nel pavese, precisamente a Torrevecchia Pia. Nel ferrarese ha portato a termine un progetto edilizio in Comacchio mentre nel mantovano, confermando la sua expertise nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, ha curato la riqualificazione della variante di Guidizzolo.
Contestualmente, confermando ancora una volta la capacità di interagire sia con il target privato che con quello pubblico operando su tutto il territorio nazionale, il Gruppo ha chiuso diverse nuove commesse tra cui due opere di ristrutturazione e riqualificazione edilizia nel cuore di Milano (una è l’edificio Pirelli35), due presidi socio-sanitari assistenziali rispettivamente in Lombardia (Varese) e nelle Marche (Fermo), un’importante opera di riqualificazione in Siena, da riconvertire in Residenza Turistica Alberghiera e altrettante opere di costruzione in Trentino Alto Adige aventi per oggetto anche la Caserma Cantore di San Candido.
Nelle foto : I fratelli Carron e la Sede dell’ Impresa