È stato presentato oggi lo Studio per il recupero del Comprensorio Olivetti quale destinazione del nuovo Ospedale di Ivrea. Lo studio di fattibilità è stato realizzato dal gruppo del Professor Capolongo , Direttore del Dipartimento di Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano, su incarico di Prelios SGR che – in qualità di gestore del Fondo immobiliare Anastasia – è proprietaria dello storico comparto di Palazzo Uffici ex Olivetti.
Alla presentazione del Progetto – rivolta ai Sindaci del territorio eporediese e canavesano e alla comunità – hanno preso parte Alessandro Busci, Director Fund Management di Prelios SGR, la Senatrice Virginia Tiraboschi e il Professor Stefano Capolongo.
Lo Studio illustrato oggi analizza il potenziale scenario di rifunzionalizzazione del comprensorio immobiliare ex Olivetti localizzato in Via Jervis a Ivrea, patrimonio storico e architettonico che nel 2018 ha spinto il World Heritage Committee dell’UNESCO a inserire Ivrea quale “città industriale del XX secolo” nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Obiettivo della scelta del comprensorio ex Olivetti è realizzare un processo di creazione di valore rispettoso dell’importante connotazione storico-culturale di immobili dotati di grande pregio architettonico, e proattivo verso le istanze sociali della pianificazione sanitaria regionale e locale, dando a tutto il territorio dell’Eporediese e del Canavese un Nuovo Ospedale che risponda in modo efficiente ed efficace ai rinnovati bisogni sanitari e sociosanitari del territorio, in linea sia con le richieste della programmazione inserita nel PNRR, sia del programma funzionale proposto a livello regionale.
La scelta del comprensorio immobiliare ex Olivetti soddisferebbe anchele esigenze di carattere ambientale e socioeconomico legate alla riduzione del consumo di suolo, con un intervento di valorizzazione di un patrimonio esistente che potrà ospitare anche alta formazione, una academy e un acceleratore che diventi un riferimento nazionale in ambito sanitario, pensando soprattutto al Digital Health e a tutti quei percorsi terapeutici abilitati dagli utilizzi più innovativi delle tecnologie nella comunicazione tra medico e paziente.
Lo Studio presentato oggi sottolinea come la prossimità del comprensorio al centro urbano favorisca l’integrazione e il potenziamento di servizi per la collettività, riattivando un’area sottoutilizzata e implementando attività di carattere sociale, servizi, di ricerca e innovazione all’interno e nelle aree adiacenti al comparto, in coerenza con le iniziative espresse da IcoValley e con il recente insediamento del Master in Behavioural Design all’interno degli spazi uffici del medesimo comprensorio.
Lo studio di fattibilità consente, tramite sia il recupero del patrimonio esistente, sia l’inserimento di un nuovo corpo di fabbrica che andrà a integrarsi in maniera armonica con gli edifici esistenti e l’area verde, di destinare le varie funzioni ospedaliere in spazi adeguati ad accoglierle secondo le attuali e diverse esigenze. L’ampliamento ipotizzato si inserirà in un’area interna in modo tale da non interferire visivamente con i fabbricati esistenti, preservando l’attuale qualità e iconicità del contesto.
Lo studio, rispettoso degli unici vincoli che riguardano il comprensorio e relativi solamente al carattere storico-architettonico degli edifici, si pone l’obiettivo di mantenere inalterato l’aspetto originario delle facciate e conservare/valorizzare la visuale dalle strade principali, aspetto che tra l’altro risulta pienamente compatibile con l’adeguamento dei fabbricati esistenti alle esigenze di riutilizzo.
Lo studio di fattibilità per il recupero del Comprensorio Olivetti, realizzato dal Politecnico di Milano, riguarda tre iconici immobili differenti per tipologia e periodo di realizzazione: Palazzo Uffici (PU1), realizzato nel 1960-1964 su progetto degli architetti Annibale Fiocchi, Gian Antonio Bernasconi e Marcello Nizzoli; il Centro Elaborazione Dati (CED) realizzato nel 1962 dagli stessi progettisti, e il Nuovo Palazzo Uffici (PU2), progettato dall’architetto Gino Valle (1985- 1988). Un polo industriale e direzionale che racconta la storia della grande espansione industriale della Olivetti e che potrà trovare una nuova funzione sociale per l’intero territorio grazie all’inserimento di un polo sociosanitario. Il nuovo Ospedale occuperà complessivamente oltre 36.000 metri quadrati di superficie, con 300 posti letto al servizio del Distretto Sanitario di Ivrea composto da circa 100.000 abitanti del bacino dell’Eporediese e del Canavese.
Fonte : Prelios Group