Massimiliano Pulice, Amministratore Delegato di Arcadis Italia, ricorda che: “L’analisi di Arcadis è stata condotta prima dell’inizio della guerra in Ucraina, che continuerà ad impattare su carenze di materiali e idrocarburi, portando ripercussioni significative sui mercati globali delle materie prime e dell’energia, e una maggiore incertezza globale”.
“Questo rapporto esamina l’edilizia di tutto il mondo rivelando come strategie governative sul COVID-19 diverse, siano correlate a ritmi diversi di recupero – ha sottolineato Pulice – e l’Italia ben si posizione in questa cornice, mostrando un buon tasso di recupero e un mercato dell’edilizia che è tornato a crescere in modo sano e sostenibile, anche grazie ai piani del Governo”.
“La sostenibilità, inoltre – continua Pulice – resta in cima all’agenda, le aziende devono adottare un approccio all’uso dei materiali basato sul concetto del “less is more” ponendo maggiore attenzione agli aspetti economici della progettazione e ai principi dell’economia circolare che contribuiranno a ridurre i costi e facilitare il conseguimento di obiettivi di sostenibilità sul più lungo periodo. Seppur le condizioni di mercato incombenti non siano sfavorevoli, crediamo che queste sfide presentino più che mai al nostro settore una grande opportunità per portare avanti l’innovazione e consolidare la convinzione di poter fare di più con meno, riducendo così il nostro impatto e la dipendenza dalle risorse e dall’ambiente”.
L’Arcadis ICC Index anche per il 2022 è stato redatto prendendo in considerazione 100 delle maggiori città del mondo, messe a sistema e confronto su 20 funzioni edilizie. I fattori considerati sono stati identificati attraverso un’indagine sui costi di costruzione, una revisione delle condizioni di mercato e il giudizio professionale di un team di esperti. I calcoli sono stati eseguiti in dollari USD.
Nella foto, Massimiliano Pulice
Fonte : Company