L’ospedale San Raffaele rappresenta un modello d’eccellenza europea, dove all’attività sanitaria è affiancata la ricerca scientifica e quella formativa con un dipartimento universitario. L’edificio del nuovo Polo chirurgico e delle Urgenze è una struttura all’avanguardia e totalmente incentrata ai principi di umanizzazione dell’ospedale.
L’obiettivo del progetto non è solo quello di curare i malati ma anche l’ambiente e questo si traduce nella scelta di soluzioni sostenibili e al contempo architettonicamente belle e iconiche.
Il progetto:
L’“Iceberg”, così soprannominato per la sua forma peculiare, nasce come ampliamento nel cuore dell’Ospedale esistente, abbandonando lo schema delle piazze orizzontali per elevarsi in altezza, unendo funzionalità ed estetica.
Il nuovo edificio è composto da due grandi elementi complementari tra loro, tanto sul piano architettonico che funzionale: la piastra tecnica che ospita le funzioni ospedaliere più importanti (come il blocco chirurgico, la terapia intensiva ed il pronto soccorso) e la torre, all’interno della quale trovano posto i reparti di degenza, gli studi medici e gli ambulatori. Entrambi completano la domanda crescente di cure a livello internazionale.
La piastra tecnica, che affiora per un solo livello sopra la quota del terreno, è improntata al massimo pragmatismo, anche formale, per assicurare funzionalità e flessibilità alle attività ospitate e per garantire riconoscibilità e brevità agli accessi e ai percorsi.
La torre, al contrario, è concepita come un accogliente “luogo della guarigione”. È caratterizzata da un’immagine architettonica alternativa rispetto al paesaggio costruito circostante, composta da superfici curve, plasticamente sensibili alla presenza degli altri edifici, e scandite da linee slanciate verso l’alto che ne alleggeriscono le masse creando un elemento di eccezionale chiarezza e riconoscibilità. La torre diventa un landmark che accompagna gli utenti con la luce delle sue facciate e la leggerezza del suo volume.
La lieve curvatura dei prospetti permette di differenziare la vista esterna dalle camere di degenza, e migliora l’accesso alla luce naturale nella parte centrale della facciata. Un altro elemento caratterizzante dell’involucro sono le ampie superfici vetrate in corrispondenza degli angoli dell’edificio, dove sono stati ricavati dei soggiorni comuni per le degenze, luoghi di incontro informale. Questi spazi nel periodo invernale agiscono come serre solari, riducendo il ricorso all’impianto di riscaldamento, mentre in estate sono climatizzati per soddisfare le esigenze di comfort e controllo termoigrometrico.
L’integrazione di elementi naturali, quali luce e verde, all’interno del progetto e incrementano la qualità degli spazi interni ed il benessere degli utenti, i quali possono godere della vista degli spazi verdi sia dalle camere di degenza che dagli uffici.
Lo Studio ha perseguito un’idea di sostenibilità strettamente legata alla qualità dello spazio ospedaliero e alla sua umanizzazione che viene intesa come ricerca della qualità estetica degli ambienti abitati, quale strumento per coadiuvare il percorso di guarigione.
Credit fotografico : Duccio Malagamba
Fonte : Mario Cucinella Architects