Dal 9 novembre gli Europei e i Cinesi possono tornare liberamente negli Stati Uniti, anche la quarantena è stata abolita. Basterà un certificato di vaccinazione completa e un test negativo fatto nelle ultime 72 ore prima del volo. Gli appassionati della Grande Mela, in astinenza forzata da oltre 18 mesi, potranno tornare a passeggiare per il Central Park; tutto è riaperto seppure nel ‘new normal’, ristoranti, bar, parchi, cinema e musei affollati come prima, una grande energia, ma tutto molto più caro di prima, taxi, ristoranti, frutta, tutto costa sensibilmente più di prima. Anche l’istituto pensionistico statunitense (la Social Security Administration) a ottobre ha rivalutato del 6% le pensioni sociali per adattarle al maggior costo della vita. Ma le case no! Mentre l’inflazione avanza, i valori degli immobili sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2019, i tassi d’interesse sono ancora molto vicini ai minimi storici per il dollaro. Di più, chi ha comprato un condominio nel 2009 al picco dell’ultimo boom immobiliare legato al dollaro ‘leggero’ e alla corsa al mattone del post Lehman, ancora oggi fa’ fatica a rivendere al prezzo di acquisto; nel frattempo il prezzo delle materie prime è più che triplicato facendo impennare i costi di costruzione del nuovo. C’è quindi ampio spazio per un forte rilancio dei valori immobiliari nei prossimi mesi. Basta osservare il volume degli acquisti che nel terzo trimestre di quest’anno ha superato tutti i massimi registrati da 30 anni a questa parte, (New York Times, 5 ottobre 2021). Non c’è da sorprendersi, storicamente il valore dei condomini di Manhattan ha sempre registrato un forte balzo avanti in coda ad ogni grande crisi. Dal crollo di borsa del 1987, all’11 settembre 2001, al fallimento Lehman nel 2008; dopo ogni spavento, in tanti son venuti a comprare casa a Manhattan facendo correre i prezzi. |
La cosa più sorprendente è che questi risultati ($9,5 miliardi di compravendite di appartamenti nella sola Manhattan tra luglio e settembre), siano stati raggiunti senza gli acquisti degli investitori esteri che da quasi due anni sono tenuti alla porta ma che nel periodo precovid costituivano circa un terzo del mercato dei condomini. Che effetto avrà il loro ritorno? |
Che significa per chi ci legge : Per chi vuol vendere, e uscire definitivamente dal mercato immobiliare USA, consigliamo se possibile di aspettare, tra un anno probabilmente si potranno spuntare valori di vendita più interessanti. Per chi vuole comprare consigliamo di accelerare la decisione. Il momento è anche opportuno per riposizionare il proprio investimento. Chi ha comprato in certi quartieri centralissimi di Manhattan, nei grattacieli vicino ai centri direzionali, oggi è afflitto dalla scarsa domanda locativa per quelle aree. Molti dipendenti lavorano ancora da casa e preferiscono farlo da Brooklyn dove il life-style è considerato più a dimensione familiare. Inoltre, le tasse immobiliari a Manhattan sono diventate molto esose, quindi i margini di ritorno reali, oggi nel Midtown o nel Financial District (FiDi) raggiungono a stento l’uno percento. A questi clienti suggeriamo di sfruttare la grande effervescenza del mercato per vendere ora al meglio e riposizionare, tax free, i capitali nei migliori quartieri di Brooklyn, dove i fitti sono alti come a Mahattan ma le te tasse immobiliari molto più ragionevoli. Per i più intraprendenti suggeriamo ancora il South Bronx (vedi New York Times 15 ottobre 2021) dove il rischio percepito è molto più alto di quello reale con risultanti ottimi ritorni risk adjusted! Anche l’aspetto fiscale è molto ‘time sensitive’, infatti per ora è ancora valido il 1031 Exchange, ovvero l’esenzione dal pagamento delle tasse sulla plusvalenza per chi reinveste in immobili negli USA, ma molti temono che l’amministrazione Biden non rinnovi questa disposizione. |
Cosa possiamo fare per voi a New York : Siamo tra le poche società locali ad offrire un servizio completo per chi investe a New York: Ricerca, Acquisto, Gestione e Vendita, le quattro stagioni del Team Vivaldi; lo facciamo dal 1992 spesso al servizio di clienti del private banking e di noti imprenditori del settore. Attraverso la nostra società di gestione seguiamo l’andamento dei ritorni di circa 150 unità immobiliari sparse tra Manhattan, Brooklyn e il Bronx registrando le aree e le tipologie immobiliari che offrono i migliori risultati. Fonte : Company |