Sono stati firmati oggi gli accordi per la valorizzazione del Fortino di Poggio Pignatelli di Campo Calabro (RC) e del Palazzo dei Principi Lanza di Trabia di San Nicola Arcella (CS) secondo quanto prevede l’art. 5 comma 5 del decreto legislativo 85/2010 sul federalismo demaniale per i beni di interesse storico-artistico.
Si tratta dei primi accordi di questo tipo in Calabria, sottoscritti dall’Agenzia del Demanio, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, dal Comune di Campo Calabro e dal Comune di San Nicola Arcella, grazie ai quali gli immobili saranno trasferiti a titolo gratuito dallo Stato agli Enti locali coinvolti, entro 180 giorni, a fronte di specifici Programmi di Valorizzazione.
In particolare, il Fortino Poggio Pignatelli a Campo Calabro verrà riqualificato e destinato ad attività turistiche e culturali, realizzando un polo socio-culturale di riferimento nel campo del turismo didattico e sportivo, collegato al mondo rurale e alla memoria storica del luogo nella sua accezione militare. Il Fortino, infatti, fu costruito dopo l’Unità d’Italia nell’ambito del sistema dei “forti umbertini”, che controllava tutta la linea collinare orientale dello Stretto di Messina. Nel progetto di recupero, che verrà attuato anche con finanziamenti PILS (Progettazione integrata sviluppo locale) verranno coinvolti anche soggetti istituzionali locali, nazionali e universitari.
La valorizzazione del Palazzo dei Principi Lanza di Trabia a San Nicola Arcella, invece, prevede la realizzazione di un centro di eccellenza per la fornitura di servizi, l’organizzazione di eventi culturali e la promozione del territorio. Il recupero del bene con destinazione turistica, culturale e terziaria è in linea, infatti, con l’origine storica del Palazzo, che fu dimora del principe Scordia Pietro Lanza Branciforte, appartenente a un ramo dei principi di Trabia dell’antica nobile famiglia siciliana dei Lanza di Palermo.
La firma di questi accordi porta a compimento un percorso di cooperazione fra tutti coloro che hanno contribuito alla definizione dei progetti di recupero, che consentiranno di potenziare e migliorare l’offerta turistica e culturale dei territori attraverso la riqualificazione di beni pubblici dal grande valore storico e artistico, in un’ottica di tutela, conservazione e rispetto della loro vocazione originaria.
Fonte : CS congiunto