Il Consiglio di Amministrazione di IPI ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021 che chiude con un margine operativo lordo negativo di 0,4 milioni di euro (negativo di 1,5 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Il semestre 2021 è stato ancora in parte caratterizzato dall’emergenza sanitaria, che ha avuto effetti diversi in relazione alle differenti attività esercitate.
Nei servizi immobiliari, IPI Intermediazione S.r.l. ha recuperato il livello dei ricavi precovid con una marginalità positiva. AGIRE ha avuto una flessione dei ricavi – risentendo del fermo di alcune iniziative di trasformazione immobiliare – con una diretta ripercussione sulle marginalità.
Le vendite dopo un primo trimestre ancora debole, sono riprese e nello specifico nel cantiere in Firenze sono riprese le vendite raggiungendo l’82% del totale dei 46 appartamenti realizzati.
La locazione degli immobili, in particolare degli uffici al Lingotto che è il principale asset a reddito, vede una stabilità dei canoni e dei contratti, e si sono aperte trattative per la locazione di spazi di superficie importante.
La gestione delle strutture ricettive è quella che continua ad essere maggiormente penalizzata dall’emergenza sanitaria, con ricavi e margini ben al di sotto dei semestri precovid. La società di gestione alberghiera ha continuato a utilizzare gli ammortizzatori sociali straordinari, che non sono stati sufficienti a contenere la perdita del periodo, per la significativa diminuzione dei ricavi pur essendo questi in ripresa rispetto al 2020.
Pur avendo disponibilità liquide, le Società del Gruppo si sono avvalse, per quanto possibile, delle moratorie nel rimborso dei mutui e finanziamenti previsti dalle disposizioni straordinarie emesse per l’emergenza sanitaria, e sono stati assunti finanziamenti con la garanzia del fondo centrale di garanzia per le PMI oltreché di SACE. Misure necessarie al sostegno dello sviluppo delle varie iniziative e società controllate che hanno permesso di non avere problemi finanziari. Nel semestre sono state rimborsate la seconda rata del prestito obbligazionaria 5% e l’ultima rata del prestito obbligazionario 7% per un importo complessivo di oltre 6,5 milioni di euro. Sono stati estinti finanziamenti per 2,5 milioni di euro, rimborsate quote capitale per 1,1 milioni di euro e accesi nuovi finanziamenti per 5,7 milioni di euro. 2
Come investimenti immobiliari, nel corso del semestre IPI si è aggiudicata, nell’ambito di una procedura competitiva, il diritto di acquistare l’iconico Palazzo RAI in Torino via Cernaia n° 33. E’ stato stipulato un preliminare di acquisto per 8,1 milioni versando una caparra di 1,6 milioni di euro, con saldo al rogito previsto per dicembre 2021. Il Palazzo è stato fino al 2014 sede degli uffici direzionali della RAI. L’edificio realizzato nel 1966 si eleva per 19 piani fuori terra (oltre a tre piani interrati) e mt.72 di altezza con una superficie fuori terra di mq.20.400. E’ nel cuore ottocentesco della città e antistante alla stazione dell’alta velocità di Porta Susa che consente una interconnessione facile con le grandi città italiane e francesi nonché con l’area metropolitana torinese. L’acquisto è avvenuto consapevoli che il Palazzo ha la struttura in acciaio rivestita di amianto che è presente anche in altre parti dell’edificio. Nell’acquisto si è ovviamente considerata e valutata, per quanto possibile, la impegnativa e indispensabile bonifica. Con un intervento di risanamento conservativo sarà reso disponibile alla città in chiave contemporanea un palazzo di alto standard qualitativo, dopo la bonifica dall’amianto, contribuendo alla trasformazione con un sostanziale approccio “green” e non solo formale. Ad operazione conclusa IPI avrà in patrimonio un palazzo a reddito con un interessante, si prevede, ritorno sull’investimento e un asset che per posizione e caratteristiche potrà accrescere nel tempo il suo valore.
Fonte : Company