Tre eccellenze del “Made in Tuscany” raccontano le loro esperienze di successo alla Stampa Estera di Roma

La Toscana è  una regione dove le multinazionali operano da tempo, ma che ha saputo attrarne di nuove anche grazie al suo brand conosciuto in tutto il mondo: 785 società che fanno capo a 573 gruppi è il conto più aggiornato. Per questo motivo la Toscana è tra le poche regioni d’Italia ad avere un ufficio dedicato all’attrazione degli investimenti. “Invest in Tuscany“, struttura nata in seno alla presidenza della Regione, si occupa ormai da 11 anni di supportare e agevolare aziende e multinazionali che vogliono installarsi sul territorio favorendo così nuove opportunità di business e occupazione. Il team di Invest in Tuscany è guidato da Filippo Giabbani. ascolta le esigenze di investitori, coordina i percorsi amministrativi, crea contatti con partner locali, quali Pmi, atenei, spin-off universitari, enti pubblici, e offre un servizio di “aftercare”, un’attività continuativa con le multinazionali che si sono già insediate in Toscana, per mantenere ed espandere gli investimenti esistenti.

GLI INVESTIMENTI IN TOSCANA AI TEMPI DEL COVID – Se andiamo a leggere i risultati degli ultimi 5 anni vediamo che sono state oltre 100 le operazioni di investimento diretto estero, per più di 7500 posti di lavoro generati. Il capitale investito ha superato i 2,8 miliardi di euro. Al di là del Covid, questi numeri dimostrano come la regione continui ad essere attrattiva. In termini di valore assoluto la Toscana si colloca sul podio in Italia, preceduta solo dalla Lombardia. Delle 101 operazioni registrate tra il 2016 e il 2020 il retail rappresenta quasi un terzo del totale (28%), seguito da hotellerie (16%) e manifatturiero (15%). La Francia è di gran lunga la nazione di origine degli investimenti con oltre il 30% delle operazioni, seguita dagli Stati Uniti d’America (18%) e dal Regno Unito (12%). Da gennaio 2021 sono state 27 le operazioni di investimento verso la Toscana, di cui 12 da soggetti esteri. Tra i Paesi esteri investimenti da Francia, USA, UK, Svezia, Russia e India. Il settore che al momento traina gli investimenti è il turismo, con 11 operazioni su 27.

A raccontare la loro esperienza di successo tre multinazionali di tre differenti settori che hanno deciso, per motivi e in epoche diverse, di installarsi in Toscana: Acqua Panna per il Beverage, Thales per Smart Technology e Vitesco Technologies per l’innovazione dei processi e delle tecnologie di produzione.

Acqua Panna – L’omonima sorgente si trova nei pressi di Scarperia in provincia di Firenze, nel cuore di una riserva incontaminata di 1.300 ettari, bandita nel 1.564 dalla famiglia Medici come riserva di caccia e rimasta interdetta a qualsiasi attività umana nel corso degli ultimi cinque secoli. Oggi Acqua Panna (Gruppo Sanpellegrino, società del Gruppo Nestlé), con tutto il suo patrimonio valoriale, naturalistico, artistico e culturale è simbolo del made in Tuscany sulle tavole di oltre 150 paesi nel mondo. Con un fatturato di circa 893 milioni di euro nel 2020, il gruppo Sanpellegrino impiega circa 1.400 dipendenti.

Thales – Thales Italia, presente nel Paese dal 1988, conta oggi 650 dipendenti, 7 sedi e quartier generale a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. Thales Italia offre soluzioni tecnologiche che si rivolgono al mercato della gestione del traffico aereo, con competenze nei sistemi di atterraggio, navigazione e sorveglianza. La sede fiorentina si è affermata come il centro di competenza mondiale del gruppo per le soluzioni di sicurezza e la gestione operativa delle realtà aeroportuali. Thales lavora anche al settore della difesa, al mercato dei trasporti, a quello della sicurezza, al mercato dell’identità e della sicurezza digitale. Sede

Vitesco Technology, divisione Powertrain del gruppo Continental – Nasce nel 1986 nell’entroterra pisano, a Fauglia. Oggi i due stabilimenti di Pisa sono leader nel settore automotive con circa 900 dipendenti, specializzati nella ricerca e sviluppo e nella realizzazione di componenti idraulici per motori a combustione interna. Nel 2016 ha dato il via ad all’implementazione delle tecnologie abilitanti I4.0 come Cobot (robot – collaborativi), AGV (veicoli a guida autonoma), Sistemi di Intelligenza Artificiale, Additive Manufacturing (stampante 3D) e Utilizzo dei Big Data. Gli ultimi 2 anni hanno visto una riorganizzazione aziendale per andare incontro a questa trasformazione digitale che vede impegnati tutti i reparti dello stabilimento verso un percorso di creazione di una ‘Smart Factory’.

L’EBOOK – Nel gennaio 2021 Invest in Tuscany ha presentato “Invest in Tuscany Invest in Values, l’Ebook curato da Fondazione Sistema Toscana che racchiude le storie di 16 multinazionali di successo che hanno deciso di mettere radici in Toscana. L’ebook è scaricabile in italiano e in inglese a questo link: https://www.investintuscany.com/publications/

Fonte  : Fondazione Sistema Toscana