Si è tenuto il 10 marzo il webinar “Logistica immobiliare e pharma in tempi di pandemia: mercato e tendenze raccontati dai player del settore” organizzato da World Capital e Assologistica Cultura e Formazione (ramo formativo di Assologistica), in collaborazione con la LIUC Business School.
Un confronto tra autorevoli player del settore, che ha visto la partecipazione di Michele Palumbo, Supply Chain Professor and Executive Advisor, Mila De Iure, Direttore Generale di Assoram, Sandro Innocenti, Senior Vice President, Country Manager Italy di Prologis, Fabrizio Dallari, Direttore dell’Osservatorio sull’immobiliare logistico, LIUC Business School, Paola Vercesi, CEO di Autotrasporti Vercesi e Roberto Martinelli, Head of Logistic & Industrial Department di World Capital.
Dal webinar, introdotto da Renzo Sartori, Vice Presidente di Assologistica, e moderato da Andrea Faini, CEO di World Capital, è emerso che la pandemia ha sottolineato il tema della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale, e della resilienza della macchina logistica.
In piena crisi emergenziale, infatti, la filiera ha svolto un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento dei prodotti medicali e non solo, grazie anche al contributo di partner di qualità.
Soffermandosi sulla Supply Chain del Pharma, focus dell’intervento, dall’incontro è emerso che la rete distributiva deve far fronte a tre grandi sfide: la trasparenza, la resilienza e la sostenibilità.
Quanto al tema della trasparenza, oggi la supply chain Pharma risulta molto più evoluta rispetto a molti altri settori, infatti attraverso la stampa di etichette collo con al loro interno un tag RFID, è possibile, ad esempio, avere sotto controllo, in tempo reale, la merce in transito lungo l’intero percorso distributivo.
In merito al tema della resilienza, il settore Pharma ha dimostrato un elevato grado di maturità autoregolamentandosi attraverso l’adozione di un indicatore sintetico di resilienza approvato dal consorzio di filiera DAFNE. Attraverso l’LSLC vengono messi a disposizione dei committenti dati cruciali sulla governance e business continuity, sulle buone pratiche (GxP) e sulla sostenibilità ambientale e sociale, perché i criteri di scelta dei partner non si limitino solo al miglior prezzo.
Un esempio di sostenibilità è il Green Pallet in plastica riciclata, una soluzione intelligente che mira al recupero di rifiuti plastici poliaccoppiati destinati alla discarica (se non finiscono in mare) con l’obbiettivo di creare un’economia circolare, mediante un processo di riutilizzo dei bancali.
Durante l’incontro non si è parlato soltanto di logistica del Pharma, ma anche di immobiliare logistico, importante driver dell’attività.
Fino a poco tempo fa gli immobili logistici per il Pharma destavano qualche preoccupazione agli occhi degli investitori, per via delle personalizzazioni richieste dagli operatori logistici: locali a temperatura controllata e celle frigorifere minavano la riutilizzabilità del magazzino.
Tale scenario, tuttavia, sta cambiando e oggi gli immobili di logistica farmaceutica sono molto richiesti, anche a fronte della recente introduzione della prassi vaccinale.
Ne è un esempio il nuovo “Green Thermo Park Vercesi” di Pozzuolo Martesana (MI), case study presentato nel corso dell’evento, un hub di circa 30.000 mq innovativo a temperatura controllata, di proprietà di Prologis e interamente locato a Autotrasporti Vercesi.
Si tratta di un immobile che racchiude tutte le caratteristiche richieste oggi dagli operatori logistici farmaceutici: ambienti a temperatura controllata, temperature fredde, fino a celle frigorifere a temperatura sottozero, con impianto fotovoltaico, che permetterà un ridimensionamento dei costi energetici.
Dagli interventi del webinar è emerso che oggi la domanda si orienta sempre più su immobili di qualità, elemento analizzato e misurato dall’Osservatorio Immobiliare Logistico (OSIL) della LIUC Business School attraverso un innovativo modello di rating.
Tale sistema di valutazione prende in considerazione 4 ambiti per determinare la qualità assoluta e relativa di un magazzino: location (contesto di riferimento e prossimità reti di trasporto), esterno (piazzali, aree esterne e baie di carico), edificio (forma e dimensioni e struttura), interno (uffici e spazi accessori, dotazioni impiantistiche).
I dati elaborati dall’Osservatorio Immobiliare Logistico confermano che lo stato di salute degli immobili logistici in Italia è generalmente positivo, trend che trova conferma anche nei valori immobiliari, soprattutto di nuova costruzione.
A confermarlo sono i dati del Borsino Immobiliare della Logistica, redatto da World Capital in collaborazione con Nomisma: il 95% delle chiusure delle trattative avviene entro l’anno, la percentuale di sconto maggiormente utilizzata si aggira tra il 10% e il 20% e gli spazi più richiesti dagli operatori logistici sono le superfici comprese tra 5.000 mq e 15.000 mq (38%).
Spostandoci sugli investimenti immobiliari logistici, dal 2007 al 2015 i volumi erano molto contenuti, mentre dal 2016 si assiste ad un netto rialzo; conferma che il prodotto logistico porta grande appeal nei portafogli degli investitori.
Fonte : World Capital.