Nel corso di un evento in streaming , l’ 11 febbraio, il Gruppo COIMA ha voluto condividere con conduttori, investitori e partner, i principali risultati di un’indagine che la Società ha svolto tra ottobre 2020 e gennaio 2021 con un gruppo di aziende aventi uffici in Italia, e in particolare a Milano.
Ecco come, nelle parole del fondatore e CEO di COIMA , Manfredi Catella
«L’indagine ci ha permesso di raccogliere feedback diretti dalle aziende sulle probabili prospettive a medio termine per il prodotto ufficio, tenendo in considerazione la discontinuità portata dalla pandemia COVID-19.
La pubblicazione dei principali risultati dell’indagine aziendale fa seguito alla pubblicazione del nostro primo rapporto “The Future of Offices” pubblicato nell’ottobre 2020, dove abbiamo avanzato alcune considerazioni iniziali e preliminari sul probabile impatto di un’accelerazione dell’adozione del lavoro remoto sulla domanda di spazi per uffici (sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo).
Il feedback raccolto dalle aziende intervistate conferma alcune delle nostre considerazioni iniziali, in particolare il fatto che è probabile che le aziende aumentino la possibilità per i dipendenti di lavorare in remoto ma che tale aumento non minerebbe strutturalmente la necessità di avere spazi ad uso ufficio: la probabile riduzione del fabbisogno di spazi ad uso uffici connesso alla maggiore adozione del lavoro remoto da parte delle imprese appare relativamente marginale, seppur non trascurabile, e quindi non è qualcosa che creerebbe un deterioramento strutturale del settore uffici in futuro.
La conclusione principale emersa dall’indagine aziendale è invece positiva: la rilevanza degli uffici e la loro funzione cambierà nel medio termine, da luoghi di “produzione” a luoghi di “interazione” e quindi le caratteristiche degli uffici (dal punto di vista della loro ubicazione e delle loro caratteristiche tecniche e architettoniche) dovranno evolversi per massimizzare il coinvolgimento e la produttività dei dipendenti, stimolando il loro potenziale creativo. Infine, il sondaggio svolto rafforza la nostra convinzione che aziende, investitori, sviluppatori e architetti dovranno lavorare sempre di più insieme con una maggiore attenzione alla relazione tra spazio ed esperienza al fine di creare valore sia dal punto di vista finanziario che sociale».