Per rispondere alle esigenze di medici e infermieri in prima linea nella lotta all’emergenza Covid-19, Camplus, il primo operatore di housing per studenti universitari in Italia, mette a disposizione degli ospedali di Bologna la residenza “Camplus Malpighi” con i suoi 10 appartamenti comprensivi di tutti i servizi accessori (utenze, servizi di pulizia, ecc.). Gli appartamenti sono stati pensati e rimodulati appositamente per l’emergenza sanitaria in corso, con attenzione agli spazi e alle normative vigenti, oggi a disposizione di medici e infermieri, domani per tutti gli studenti universitari.
Grazie all’accordo siglato tra Camplus e Fondazione Policlinico Sant’Orsola, ente non profit nato per promuovere e sostenere la cura e l’assistenza garantite dal Policlinico di Bologna, che in questi giorni sta attivando numerosi progetti per aiutare e supportare tutto il personale ospedaliero della città coinvolto nell’emergenza sanitaria che sta affliggendo il nostro Paese, la residenza Camplus Malpighi sarà riservata sia al personale sanitario non residente a Bologna, che è stato assunto in occasione dell’emergenza sanitaria, sia a medici e infermieri già in servizio, che desiderano, però, trovare una sistemazione comoda all’ospedale, senza correre il pericolo di contagiare i familiari. I costi degli appartamenti saranno sostenuti dai fondi raccolti con la campagna “Più forti insieme”, lanciata dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola. Gli alloggi rimarranno a disposizione per un mese, termine che potrà essere prorogato in base agli sviluppi della situazione sanitaria.
A fine emergenza la residenza Camplus Malpighi sarà a disposizione degli studenti universitari aggiungendosi agli oltre 500 appartamenti già esistenti che in questi giorni stanno subendo modifiche e cambiamenti per garantire al rientro degli studenti stessi il rispetto di tutte le norme relative alla salute e alla sicurezza.
“In questo momento così difficile per il nostro Paese – commenta Maurizio Carvelli, Founder e Ceo di Camplus – anche noi di Camplus, assieme alla Fondazione Sant’Orsola, desideriamo portare il nostro contributo e aiutare il personale sanitario che sta affrontando in prima linea l’emergenza coronavirus. Questo significa dare un sostegno concreto a chi si sta prendendo cura della nostra salute, ma anche realizzare una casa sicura, confortevole e sanificata periodicamente, in modo da garantire, una volta finita l’emergenza, agli studenti una permanenza serena e nel rispetto delle nuove norme igienico-sanitarie.
“Questa ulteriore collaborazione – aggiunge il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – rafforza le opportunità di offrire a medici e infermieri un sostegno concreto, dando corpo alla gratitudine della nostra città. Il convergere di tante forze diverse, di tante realtà attorno a questo unico obiettivo è già di per sé un risultato importante, che resterà nella memoria di Bologna e che contribuisce a rinsaldare i legami della nostra comunità”.
Fonte : Company