Amiamo tutti i passatelli in brodo. Buonissimi e sani. Ma asciutti…beh, asciutti sono ancora meglio, soprattutto se conditi con un amabilissimo sughetto di mare !!!
Ci vuole un po’ di tempo, a prepararli. Ma in questi drammatici tempi, se fortunatamente stiamo bene e siamo a casa, il tempo non ci manca certo. Anzi, spesso passa troppo lentamente. E allora facciamolo passare bene facendo i passatelli .
Fatta la prima esperienza e “ presa” la mano, la confezione diverrà veloce…
La mia Milva, che è superpratica, per prepararli ( asciutti e per quattro persone , sugo a parte ) non ci mette più di 20 minuti.
Ingredienti per quattro persone ( per i passatelli )
-200 gr di pangrattato ( se “ casereccio”, meglio )
-200 gr di parmigiano grattugiato
-quattro uova intere
-due cucchiai di farina
-scorza di limone grattugiata ( appena un poco)
-una grattata abbondante di noce moscata
-eventualmente , un mestolino ( da versare a filo) di brodo vegetale ( con apposito dado, va benissimo )
Ingredienti per il sughetto:
-cozze, vongole, fasolari, e quant’ altro volete, ben puliti, sbollentati e sgusciati
– alcuni gamberoni sgusciati, lessati e tagliati a pezzetti
– alcuni pomodorini spezzettati
– olio, sale & pepe qb
– un bicchiere di vino bianco secco
– due spicchi d’ aglio
– una manciata abbondante di prezzemolo tritato
Preparazione ( passatelli )
In una ciotola di adeguate proporzioni e dai bordi alti ( dalle parti della Milva, ovvero il confine tra la Romagna e le Marche, codeste ciotole si chiamano “ bastardelle” ) , versare tutti gli ingredienti , brodo escluso, e – dapprima un poco mescolando – amalgamare poi bene “con le mani”, sino a formare un impasto consistente.
Armarsi di pazienza per trovare in armadio quel dannato schiacciapatate che non ricordavate assolutamente dove fosse , perché da anni e anni il purè di patate non lo facevate, e nemmeno gli gnocchi , «eppure ero convinta di averlo messo lì» , dare una pulita all’ impolverato attrezzo asciugandolo bene.
Adesso arriva il “difficile”.
Prima di suddividere l’ impasto in palline della grossezza circa di un’ arancia, è opportuno fare la “ prova schiacciapatate” : versando l’ impasto nell’ attrezzo, infatti, esso impasto si potrebbe rivelare troppo “ duro”, in quando ciò dipende da quanto è secco il pane…. versare allora sull’ impasto, amalagando ancora, il brodo a filo, e riprovare a schiacciare , con forza. Come direbbe l’ on. Bersani, non siam qui a schiacciare patate lesse !
Se funziona, suddividere l’ impasto nelle palline , come detto sopra, e deporre i “ vermetti “ così formati (avendo cura di tagliare – con un coltello, alla base dello schiacciapatate – i vermetti stessi man mano che si finisce una schiacciata . Attenzione, ogni schiacciata andrà rifatta-ripassata due/ tre volte ) su un vassoio ben infarinato.
A questo punto mettete il vassoio in frigorifero e portate fuori il cane , che tanto i passatelli non si lamentano mentre il cane è già da un pezzo che guaisce per i ben noti motivi.
Preparazione ( sughetto)
Quando mancherà poco per andare in tavola, mettete su l’ acqua per cuocere i passatelli. Attenzione, quando l’ acqua ( salata) inizierà a bollire , dovrete versarvi morbidamente i passatelli , che cuoceranno immediatamente. Li dovrete scolare con il “ ragno” e versare man mano nella padella dove avrete nel frattempo preparato il sughetto di mare .
Calcolate bene i tempi, per favore.
( Non vi dico come fare per preparare il sughetto , perchè se mi avete seguìto sin qui, dopo tutte le ricette che ho scritto, dovreste averlo capìto da soli. Comunque, poiché il ripasso fa bene sempre, ecco qui:
Mettete sul fuoco basso una padella ampia con tutti gli ingredienti del sughetto – tranne il prezzemolo- e “ saltate “ sempre mescolando, per qualche minuto).
Completato il versamento dei passatelli nel sughetto, cospargete a pioggia il prezzemolo, ancora una mescolata e portate in tavola in una zuppiera possibilmente pre-riscaldata.
Nota : se non volete fare il sughetto di mare, va benissimo anche “ pomodorini e rucola”…ma la rucola non cuocetela, ben tagliuzzata va cosparsa all’ ultimo come fosse prezzemolo…
E se non vi va, i passatelli li potete sempre fare in brodo, come detto all’ inizio.
(*) Milva, che con me in casa collabora da una vita, è cuoca sopraffina e appassionata. Nella real estate community che a casa mia è transitata per lunch, dinner etc, ella è ben più nota della famosa cantante.