Spazio d’ispirazione, luogo di studio e sperimentazione, laboratorio di ricerca per l’abitare sostenibile e innovativo: si chiama SOPHIA, Sustainability of Preassembled Highly Innovative Architecture ed èil nuovo progetto Rubner Haus, nato in collaborazione con l’Università degli studi Roma Tre e con il contributo di Hevolus Innovation (partner Würth), azienda leader nel campo delle tecnologie disruptive specializzata in Mixed Reality.
Presentata in anteprima in occasione di Klimahouse 2020 presso lo stand Rubner Haus D26/42, SOPHIA verrà realizzata nel parco espositivo di Rubner entro la prima metà del 2020 secondo tecniche e materiali che mirano a raggiungere la massima sostenibilità in termini di coibentazione, isolamento termico, esposizione alla luce naturale del sole per assicurare la miglior qualità dell’aria all’interno degli ambienti. E si concentrerà sul ridurre al massimo l’energia necessaria al suo funzionamento.
“Negli ultimi anni, stiamo assistendo a una graduale presa di coscienza dell’impatto delle nostre scelte sull’ambiente – spiega Deborah Zani, CEO di Rubner Haus – Sappiamo che gli edifici rappresentano da soli il 40% di tutte le emissioni di carbonio e sappiamo anche che la tecnologia ha fatto passi da giganti che ci permettono oggi l’uso di materiali impensabili fino a una decina di anni fa. Tra questi, il legno abilita un’edilizia che impatta in modo minimo sull’ambiente, ottimizza il dispendio energetico ed evita gli sprechi, riduce i tempi di cantiere e i costi di trasporto, e migliora la qualità di vita delle persone. Da anni Rubner Haus è impegnata in un miglioramento continuo delle tecniche e delle performance di questo materiale che, con il progetto SOPHIA, trova un’applicazione concreta di tutte le risorse e le tecnologie già oggi a disposizone per la casa del futuro e un luogo di ricerca e sperimentazione per i materiali e le tecnologie di domani.”
“Abbiamo progettato SOPHIA mettendo in campo la nostra ricerca universitaria su efficienza energetica, sostenibilità e bioclimatica – racconta Chiara Tonelli, Professore Associato in Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre – per garantire alte prestazioni, favorire la salubrità ambientale nei luoghi di vita e ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni. Con SOPHIA
guardiamo verso il futuro dell’architettura sostenibile, unendo sperimentazione tecnologica e scouting per nuovi componenti e materiali.”
In particolare, SOPHIA presenterà al piano terra invaso di luce naturale, un’area didattica su materiali e tecnologie abilitanti la sostenibilità e un’area convegnistica dove tenere eventi formativi, meeting o conferenze, sul mondo delle costruzioni in legno e sull’evoluzione di questo materiale diventato un’alternativa valida a materiali strutturali più tradizionali. Al piano superiore, si potrà invece toccare con mano la casa del futuro, grazie alla collaborazione con aziende leader nel loro settore come Samsung, Minotti, Gessi, Artemide, Incontra e Kvadrat che arrederanno SOPHIA secondo i più alti standard qualitativi e innovativi.
Perché SOPHIA, la casa del futuro, oltre a sostenibile, è anche intelligente. A partire dalla sua presentazione, che grazie alla partnership con Hevolus Innovation, permetterà di vivere un’emozionante esperienza di Mixed Reality e muoversi all’interno del progetto ancor prima della sua realizzazione. Il digital twin di SOPHIA, realizzato da Hevolus Innovation partner Würth, è infatti una riproduzione virtuale del prototipo con cui sarà possibile visualizzare l’involucro architettonico del progetto e spostarsi all’interno degli ambienti in scala reale, indossando Microsoft HoloLens 2 o visori immersivi di Mixed Reality oppure utilizzando devices portatili IoS.
Un progetto all’avanguardia, implementato in ottica multi-device e multiplayer, con cui Rubner si posiziona fra le prime aziende fornitrici di case in legno ad aver utilizzato il computer olografico Microsoft HoloLens 2.
In particolare, il digital twin di SOPHIA integra funzionalità avanzate che permettono di esaltare e apprezzare i caratteri spaziali, materici e distributivi del prototipo abitativo. Tra le features più innovative: il pulsante “Modalità notturna”, per visualizzare le pareti perimetrali di luce che delimitano il volume basamentale, e le mappe interattive dei piani di progetto, per tele trasportarsi negli ambienti con una semplice gesture e poter così esplorare l’intero modello.
Fonte : Company