In accordo con i dati recentemente pubblicati da Cushman & Wakefield, gli investimenti in Italia nei
settori uffici, retail e industriale nel primo semestre 2013 hanno registrato un incremento del 54%, se
comparati allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il volume totale degli investimenti ha raggiunto € 760 milioni, rispetto ai € 495 milioni registrati nello
stesso periodo del 2012. Nello specifico, il settore uffici ha rappresentato la componente dominante,
con 13 transazioni di singoli immobili (single asset) per un totale di € 430 milioni, pari al 57% del
volume totale transato.
Milano si conferma la città italiana di riferimento per gli investitori interessati al segmento uffici,
registrando 6 transazioni nel 1° semestre 2013 per un totale complessivo pari a € 235 milioni
(escludendo la joint venture tra Qatar Holding e Hines per il progetto “Porta Nuova”). Roma
rappresenta il secondo mercato in termini di attività nel settore direzionale, con 4 transazioni per un
volume complessivo pari a € 130 milioni.
Gli investimenti nel settore industriale nei primi sei mesi dell’anno raggiungono invece circa € 160
milioni – un segnale positivo se paragonato alla prima metà del 2012 quando non erano state
registrate transazioni.
Nonostante un inizio d’anno relativamente calmo per il mercato retail in Italia, con 5 transazioni
registrate per un volume totale di circa € 170 milioni (pari al 22% del totale degli investimenti),
Cushman & Wakefield ritiene che, entro la fine dell’anno, il settore retail supererà il settore direzionale
in termini di volume totale degli investimenti. La recente vendita del “Market Central da Vinci” a Roma
– il più grande parco commerciale in Italia – ceduto per circa € 130 milioni da AIG/Lincoln (con la
consulenza di Cushman & Wakefield) a GWM, rappresenta il primo segnale dell’aumento di attività
nel settore retail.
Stephen Screene, responsabile del dipartimento Capital Markets in Italia, afferma: “Gli immobili a
destinazione retail di buona qualità hanno dimostrato di poter resistere alla fase negativa del mercato
e come società di consulenza stiamo assistendo un numero crescente di nuovi investitori ed operatori
internazionali attivamente impegnati nella negoziazione di significative transazioni in Italia”.
Fonte : Company