Mercato degli investimenti immobiliari in Italia: segnali incoraggianti sono arrivati nell’ultimo trimestre del 2018 dove le compravendite immobiliari hanno totalizzato 3,3 miliardi di euro, il valore più alto rispetto ai trimestri precedenti, seppur in calo del 9,1% rispetto all’analogo trimestre del 2017.
Nel corso del 2018, secondo i dati aggregati dal Prelios Group Market Research, i settori uffici e retail si sono confermati quelli più performanti, totalizzando investimenti per 5,5 miliardi di euro, e rappresentando il 65,6% del volume transato. Nonostante il settore direzionale abbia conseguito 3,3 miliardi di euro, il settore retail ha confermato il suo momento di espansione registrando 2,3 miliardi di euro, trainato principalmente dal segmento shopping center che ha totalizzato 1,1 miliardi di euro con una crescita annuale del 24,9%.
Il comparto della logistica ha consolidato il suo momento positivo capitalizzando circa 1 miliardo di euro mentre il settore alberghiero ha registrato 700 milioni di euro di investimenti. Le rimanenti transazioni hanno interessato residenze sanitarie assistenziali, immobili ad uso misto e altri comparti immobiliari.
A livello territoriale, la macro area del Nord Ovest ha registrato il maggior numero di deal per un totale di 3,9 miliardi di euro. A questa è seguita la macro regione del Centro, con 2,2 miliardi di euro, e le aree del Nord Est e del Sud e Isole d’Italia che hanno totalizzato 1 miliardo di euro complessivamente.
Il valore degli immobili venduti “a portafoglio” si è invece aggirato intorno a 1,4 miliardi di euro. Per il sesto anno consecutivo, gli investitori internazionali hanno confermato il loro dominio nel mercato immobiliare italiano con un totale degli investimenti realizzati a fine 2018 di 5,7 miliardi di euro, pari al 67,9%. Dall’Europa Continentale i flussi di capitale sono giunti prevalentemente da compagnie assicurative e società di private equity mentre fuori dal vecchio continente i protagonisti del mercato sono state ancora una volta le società di private equity, principalmente basate negli USA e società di investimento immobiliari. Per quanto riguarda invece gli investitori nazionali, essi hanno rappresentato il 32,1% del transato nazionale, in recupero rispetto a dicembre 2017.
Fonte : Company