Nel corso del Convegno “Obiettivo Smart City” organizzato dall’ associazione ASPESI a Milano il 26 febbraio, è stato consegnato da Francesco Giaccio, CEO di Johnson-Tyco l’Award Johnson Controls – ASPESI “Skyline – Sua Altezza il Grattacielo”, giunto alla sua terza edizione . Il premio, assegnato nella prima edizione a Stefano Boeri per il “Bosco Verticale” ( a Porta Nuova, Milano ) e nella seconda alla Colombo Costruzioni per la Torre Allianz ( a CityLife, Milano ) è stato conferito alla Rizzani de Eccher (per la costruzione) e a Manens/Tifs (per l’impiantistica) del Grattacielo Intesa Sanpaolo che “per la sua elevata abitabilità e la massima ecosostenibilità certificata Leed Platinum, consolida fortemente la vocazione smart della città di Torino“.
Nel corso del Convegno, Attilio Di Cunto, CEO di Euromilano, ha dichiarato che “Smart city non è solo tecnologia e connettività .Lo stiamo dimostrando con il progetto UpTown, il primo smart district di Milano: perché fare smart city oggi significa cercare le soluzioni più adatte a garantire una qualità della vita superiore, garantendo processi ecosostenibili e progettazioni attente a coniugare qualità e accessibilità economica”.
Il concetto è stato evidenziato anche da Massimo Roj, CEO di Progetto CMR :”Senza dubbio la tecnologia ha un ruolo determinante nel definire le smart cities del futuro ma l’accezione “smart” non deve e non può essere solo sinonimo di “tecnologico” fine a sé stesso. Non bisogna dimenticare infatti che è indispensabile mettere al centro delle città, siano esse già esistenti o future, i bisogni, i desideri e i sogni delle persone per cui si progetta, per dar vita a qualcosa che sia realmente e intrinsecamente sostenibile”.
Gianni Savio, CEO di Planet Idea ha aggiunto: “È da troppo tempo che si sente parlare di Smart City come prototipi di città del futuro. Le Smart City non sono solo teoria. Tecnologie e pratiche innovative diventeranno elementi qualificanti delle trasformazioni urbane, motore di sviluppo per le comunità e risorse per la salvaguardia del pianeta. Presto saremo in grado di provare in modo tangibile i vantaggi economici, ambientali e sociali di vivere in una Smart City.”
“Abbiamo un Paese che gira a velocità diverse, sia nella gestione dei processi di valorizzazione dei territori che per le diverse procedure utilizzate – ha affermato Alberto Panfilo, CEO di Europa Gestioni Immobiliari (Gruppo Poste Italiane): “A livello burocratico città come Milano viaggiano a una velocità completamente diversa da quelle del Centrosud e la moltitudine di leggi esistenti creano timori negli investitori“.
Secondo Carlo De Vito, Presidente Sistemi Urbani “le Ferrovie dello Stato rappresentano un fattore storicamente determinante per lo sviluppo urbano in Italia. Come soggetto pubblico possiamo e vogliamo aiutare il processo di trasformazione delle città: quello che stiamo già facendo per Milano e Torino e che dovrà necessariamente coinvolgere presto anche Roma“.
Tommaso Dal Bosco, Responsabile patrimonio pubblico e sviluppo urbano IFEL e Presidente Audis ha osservato: “Non siamo pronti per parlare di contenuti, siamo ancora sul terreno del “metodo. L’Italia è l’unico Paese in area OCSE non dotato di una funzione internazionale di supporto agli investimenti urbani. Si va avanti per “piani” e c’è un grave problema di allocazione delle risorse pubbliche. Il ruolo e le capacità di un’amministrazione sono il riflesso della qualità del tessuto socio economico del territorio e in Italia questo è particolarmente differenziato a livello geografico“.