La fotografia scattata dal XXII Rapporto sul turismo italiano presentato alla Bit che, anche quest’anno con 1.300 espositori si è confermata una vetrina importante per promuovere il turismo in generale e l’unicità della destinazione Italia, evidenzia come per la prima volta, nel 2017, in Italia la componente internazionale abbia superato quella nazionale con un +5.3% di arrivi e un +4,4% di presenze, ma anche come oltre la metà della spesa sia concentrata al Centro – Nord.
Affrontare questa opportunità richiede – dichiara la Vice Presidente Vicario di Federturismo Confindustria Marina Lalli – una programmazione strutturata e di lungo periodo che sappia compensare squilibri territoriali e di calendario a favore di politiche redistributive dei flussi turistici più sostenibili.
Vaste aree dell’Italia, infatti, non traggono beneficio quanto potrebbero dai movimenti turistici internazionali. È il caso di alcune aree del Mezzogiorno dove peraltro si trovano oltre la metà dei siti archeologici italiani, un quarto dei musei, ma si concentra solo il 15% della spesa totale dei turisti stranieri in Italia.
Negli ultimi anni, l’aumento dell’offerta di alloggi turistici ha creato casi di sovraffollamento, generando un atteggiamento negativo delle popolazioni locali verso i visitatori. E’ fondamentale che con l’aumento del numero di turisti, il turismo venga sviluppato e gestito in modo sostenibile sia per i visitatori che per le comunità locali.
Diversificare l’offerta nazionale attraverso la promozione di destinazioni ancora non pienamente riconosciute come mete turistiche internazionali ridurre la congestione turistica, destagionalizzare i flussi turistici, pianificare e rispettare i limiti di capacità delle destinazioni, sono aspetti imprescindibili per tracciare un percorso di crescita turistica sostenibile.
Fonte : Federturismo