Gli studentati romani coprono soltanto il 7,6% circa della domanda degli oltre 70 mila studenti fuori sede. Un mercato, quello universitario, alimentato da quasi 180 mila studenti di cui solo lo 0.6% stranieri. Questi sono alcuni dei dati del Primo Osservatorio sulle nuove forme di residenza per studenti, giovani e lavoratori, a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Camplus, principale provider di housing per studenti universitari in Italia.
Roma presenta un’offerta ancora limitata di posti letto in Pbsa, anche se il fatto di essere la principale meta turistica del nostro paese negli ultimi anni ha comportato un ulteriore carico della domanda di spazi per locazioni brevi a scapito dell’offerta rivolta alle famiglie, agli studenti e lavoratori.
I progetti di sviluppo nell’ambito della residenzialità temporanea e degli studentati sono ancora limitati e l’offerta rimane modesta, anche quella rivolta al diritto allo studio universitario, pari a poco più di 2.500 posti letto. L’operatore The Student Hotel ha attualmente predisposto le basi per un investimento in zona San Lorenzo in partnership con Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’area. Il nuovo sviluppo, situato negli spazi dell’ex dogana dello scalo ferroviario di San Lorenzo, dovrebbe offrire oltre 500 posti letto all’interno di una formula ibrida che vedrà convivere all’interno della stessa struttura uno studentato ed un ostello.
Il centro storico possiede una forte concentrazione di istituti di natura privata e di dimensioni contenute, a cui si accompagnano le numerose sedi dei programmi all’estero delle università straniere. Ai margini del centro storico si osserva una discreta concentrazione di residenze per studenti, mentre la maggior parte dei Collegi universitari di merito si collocano nelle vicinanze delle sponde del Tevere. Nel 2010 è stata inaugurata la residenza Campus per con oltre 1.500 posti letto, mentre Camplus, che gestisce a Roma 239 posti letto, entro la fine del 2021 ha in programma l’apertura di nuove strutture per un totale di 178 posti letto.
Per quanto riguarda il mercato immobiliare della locazione, come emerge dall’Osservatorio di Scenari Immobiliari e Camplus, la pressione insediativa esercitata su Roma da lavoratori, turisti e studenti ha fatto della città una delle realtà più care in cui vivere, con un prezzo medio per stanza singola che si attesta attorno ai 460 euro al mese, il secondo più alto dopo Milano. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito ad un rallentamento della crescita dei prezzi all’esterno delle zone più centrali accompagnato ad una riduzione della popolazione residente e degli studenti universitari. La considerevole estensione del territorio della capitale e la limitata estensione della rete metropolitana comportano il generarsi di comunque forti differenze in termini di canone, che sale al di sopra dei 500 euro nelle zone più accessibili e centrali della città, riducendosi in modo significativo nelle altre zone della città. L’offerta di abitazioni in affitto nel 2018 si concentra prevalentemente nel centro storico (10,1 per cento), nei quartieri di Parioli e Salario (8,6 per cento).
Lo scenario in Italia
Come emerge dallo studio di Scenari Immobiliari e Camplus, le dimensioni del mercato degli studentati in Italia indicano un’industria potenziale di 50mila posti letto con spazio per un raddoppio dell’offerta attuale. La realizzazione di questi obiettivi metterebbe in gioco investimenti pari a circa 3 miliardi di euro che innescherebbero un ritmo di crescita dell’offerta a una velocità tripla rispetto a quella osservata negli ultimi dieci anni.
Attualmente l’offerta strutturata di posti letto in studentato (offerti dagli enti convenzionati con gli uffici regionali per il diritto allo studio, dall’insieme delle strutture aderenti alla conferenza dei collegi di merito e dall’associazione italiana per i collegi e le residenze universitarie) copre l’8,6 per cento della domanda di fuorisede pari a circa 52mila posti letto. Gli studenti che si rivolgono al mercato privato della locazione sono 620mila (compresi gli studenti universitari non iscritti presso gli atenei italiani che frequentano programmi di mobilità internazionale nel nostro Paese). In una prospettiva di lungo periodo è possibile immaginare che il patrimonio si allineai a quanto espresso in mercati immobiliari paragonabili a quello italiano, non tanto per dimensione di fuori sede ma per le caratteristiche del mondo accademico, arrivando a offrire una quantità di posti letto pari a circa il 15 per cento della domanda complessiva.
Il mercato delle residenze gestite professionalmente, destinate a una locazione transitoria, può contare su una domanda potenziale da parte diyoung professional, giovani che cambiano domicilio per lavori transitori e tutti quegli studenti che non si rivolgono al mercato degli studentati, per un totale di circa 800mila persone.
Fonte : Company