Secondo i dati emersi dal nuovo “Rapporto sugli immobili a uso ricettivo in Italia”, edito da World Capital in collaborazione con Federalberghi e patrocinato dall’ENIT, negli ultimi anni gli alberghi italiani stanno recuperando competitività.
Focalizzandoci sulle strutture ricettive di lusso, le grandi compagnie alberghiere contano diversi brand luxury nei loro portafogli, ma pochi sono quelli che vengono resi disponibili al mercato in franchising. A rappresentare il mercato nel segmento dei lusso, tuttavia, sono i consorzi cui qualunque albergo (facente parte di una catena o meno e con determinati standard qualitativi) può aderire.
I due Consorzi più rappresentativi in questo senso sono: The Leading Hotels of The World (TLH) e Small Luxury Hotels (SLH). A questi due si aggiungono anche Relais & Châteaux e Preferred Hotel Group, che registrano una forte connotazione geografica rispettivamente in Francia e negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda l’Italia, il Bel Paese vanta la maggior diversificazione nell’offerta al mondo, sia per tipologia, che per qualità; inoltre l’Italia è leader per numero di posti letto in Europa e conta un elevato numero di alberghi di lusso.
Infatti, secondo l’indagine di World Capital, nel 2018 sono 204 gli alberghi di lusso in totale presenti in Italia , pari al 9,9% delle strutture di tutto il mondo.
Soffermandoci nel dettaglio su tale dato, emerge che 66 strutture fanno parte di Small Luxury Hotels (SLH), 57 alberghi di The Leading Hotels in World (TLH), 45 strutture sono di Relais & Châteaux e 36 alberghi fanno parte di Preferred Hotel Group.
L’analisi di World Capital ha preso in esame i quattro consorzi più rappresentativi del segmento del lusso e il numero di alberghi luxury presenti in sette Paesi: Italia, Francia, USA, UK, Svizzera, Germania e Spagna.
Fonte : World Capital