“Dealing with Disruption”, il primo rapporto annuale dell’IFSWF prodotto in collaborazione con il Sovereign Investment Lab dell’Università Bocconi, ha rilevato che l’appetito dei fondi sovrani per le operazioni immobiliari e infrastrutturali è rallentato nel 2017. Il numero di investimenti in attività non quotate completati nel 2017 è sceso a 184, rispetto ai 196 del 2016, mentre il numero di investimenti in attività quotate è salito a 119 nel 2017, rispetto ai 94 dell’anno precedente.
I dati IFSWF indicano che il rallentamento nell’allocazione dei capitali sui mercati privati è in parte spiegato dall’aumento della concorrenza sui mercati immobiliari e delle infrastrutture. Ciò vale in particolare per il settore immobiliare privato, che tra il 2016 e il 2017 ha registrato una diminuzione del 40% del totale degli investimenti dei fondi sovrani. Aspetti normativi più sfidanti e maggiori opportunità sui mercati quotati sono stati indicati come ulteriori fattori di allontanamento dei flussi dai mercati privati.
Il report annuale dell’IFSWF utilizza i dati di una nuova banca dati dell’IFSWF sugli investimenti azionari diretti globali dei fondi sovrani, che parte da gennaio 2015. Il report ha anche rilevato:
Maggiore enfasi sui partenariati: I fondi sovrani collaborano sempre più spesso con altri investitori, compresi i loro pari e le società di private equity, in materia di investimenti, consentendo loro di avvalersi di competenze esterne intersettoriali;
Un approccio più moderno ai beni di consumo e ai servizi: I fondi sovrani acquistano un minor numero di società di beni e servizi di consumo quotati, scegliendo di investire in fasi precedenti accanto alle società di private equity; sono sempre più interessati a investire nella prossima grande svolta tecnologica;
Focalizzazione sull’India: i fondi sovrani hanno registrato un forte aumento degli investimenti in India, in particolare attraverso le IPO, e la tendenza dovrebbe continuare anche nel 2018;
Bernardo Bortolotti, direttore del Sovereign Investment Lab, ha detto: «Il contesto globale degli investimenti fa prevedere che i risultati delineati nella presente relazione si svilupperanno ulteriormente nel breve-medio periodo. In particolare, ci aspettiamo di vedere la continuazione delle partnership con investitori terzi come un modo più controllato di ottenere esposizione precoce a nuove attività. A lungo termine, tuttavia, i fondi sovrani dovranno far fronte alle perturbazioni di un contesto macroeconomico sempre più incerto. Occorre intensificare gli sforzi di ricerca per migliorare la comprensione del contesto e il processo decisionale”.
Duncan Bonfield, CEO di IFSWF, ha dichiarato: “Il presente report rappresenta un nuovo sforzo per migliorare la comprensione dei fondi sovrani da parte del pubblico. Dal momento che questi fondi cercano sempre più di investire direttamente, attraverso i loro team, i nostri dati sono destinati a far luce sulle tendenze di allocazione degli attivi e a chiarire molte delle idee errate su che cosa sono e come investono questi fondi”.
Fonte : Università Bocconi