Ci sono due città italiane tra i progetti europei in finale del concorso Cities for our future: Napoli e Milano sono al centro di due idee di sviluppo sostenibile scelte tra quelle candidate a vincere il concorso internazionale organizzato da RICS–Royal Institution of Chartered Surveyors.
Il capoluogo campano è oggetto della proposta dalla ricercatrice della facoltà di Architettura dell’Università Federico II Mariarosaria Angrisano, che ha ideato una piattaforma digitale chiamata “Sharing the waterfront” per monitorare e segnalare l’inquinamento del lungomare partenopeo. L’idea della candidata italiana si basa sulla condivisione di dati e informazioni significativi, attraverso il suo applicativo, tra cittadini, pubblica amministrazione e ricercatori, per diffondere maggiore responsabilità nella cura del proprio territorio.
Il ricercatore spagnolo Aitor Lopez dell’Università Politecnica di Valencia propone, invece, un piano per aumentare le aree verdi a Milano modificando di fatto la struttura della viabilità del capoluogo lombardo. Il progetto di Lopez prevede l’introduzione nel traffico cittadino di autovetture a guida autonoma: questo porterebbe entro i prossimi 30 anni all’eliminazione dei parcheggi per ricavarne più spazio da destinare ai parchi e al verde.
Il concorso “Cities for our future” organizzato da RICS in partecipazione con l’UNESCO e l’associazione delle Università del Commonwealth, ha ricevuto in totale più di 1.200 proposte da tuttoil mondo.
Gli altri progetti che sono stati selezionati a livello europeo riguardano diverse soluzioni pensate per risolvere il problema della scarsità d’acqua. Come la nuova tecnologia presentata dalla candidata russa Anna Budnikova, per estrarre umidità dall’aria e incrementare così le riserve idriche a Kazan.
Fonte : RICS
Oppure l’idea della polacca Maria Dolniak che prevede, invece, l’istallazione a Poznan, in Polonia, di speciali panchine che catturano l’acqua piovana, raccolta in appositi serbatoi.
Infine, un sistema innovativo proposto dall’olandese Tijman Dekkers, che cattura e filtra la pioggia nelle aree urbane.
Il vincitore della selezione europea sarà annunciato il 18 luglio e andrà a competere con gli altri partecipanti alla finale mondiale di novembre, per aggiudicarsi il primo premio di 56mila euro. I finalisti provenienti da tutto il mondo avranno la possibilità di lavorare con un esperto messo a disposizione da RICS, che li aiuterà a sviluppare il progetto in vista della finalissima del 30 novembre.
RICS, da sempre attenta a diffondere una cultura di responsabilità ambientale nel mondo del costruito, ha deciso di organizzare “Cities for our future” per stimolare soluzioni concrete e innovative alle problematiche di sostenibilità delle grandi città del mondo, come la qualità dell’aria, la disponibilità di spazio, la scarsità di risorse. Il processo di crescita dei centri urbani è una delle maggiori sfide della società contemporanea. Ogni settimana, tre milioni di persone decidono di andare ad abitare nelle città, un fenomeno che pesa sempre di più sulle infrastrutture e sui servizi. Chi vive nelle grandi metropoli spesso risiede in quartieri degradati o in abitazioni scadenti e, in molti casi, con una bassa qualità dell’aria e servizi di collegamento insufficienti.
“Siamo molto soddisfatti di trovare tra i progetti europei finalisti di ‘Cities for our future’ i nomi di Milano e Napoli, due tra le città italiane più densamente popolate in cui qualità dell’aria e la mobilità sono problematiche molto sentite dalle amministrazioni e dai cittadini. Il concorso organizzato da RICS è dunque un’occasione imperdibile per raccogliere le idee migliori e più sostenibili sviluppate dai giovani di tutto il mondo e per concretizzarle nel tentativo di risolvere in maniera innovativa i problemi sistemici delle grandi città e migliorare la vita dei cittadini” ha commentato Daniele Levi Formiggini, MRICS e Presidente di RICS Italia.
Sean Tompkins, Global CEO di RICSha dichiarato: “Il nostro obiettivo,tramite ‘Cities for our future’, è partire dalleidee dei nostri giovani pervincere le sfide future che le nostre città dovranno affrontare. Speriamo che i leader del mondo prendano in considerazionee lavorino con noi e con tutti i finalisti del concorso per realizzare queste idee e risolvere alcune delle problematiche che affliggono le città”